Perugia, Bucchi e Santopadre all’unisono: “Condoglianze alla famiglia”
In sala stampa nel dopo partita di un derby da più parti definito surreale, si prova a parlare di calcio. Cosa assai difficile visto che le ferite nell’animo dei protagonisti in campo, oltre che di cronisti e addetti ai lavori, sono più che mai aperte. Cristian Bucchi, tecnico del Perugia, ha voluto prima di tutto “rivolgere le condoglianze alla famiglia. Per affrontare qualsiasi tipo di discorso devo conoscere i fatti e purtroppo non li conosco”. Come detto poi si prova a parlare di una partita comunque intensa fino a 7-8′ dal termine: “Il primo tempo è stato equilibrato, in cui abbiamo forse accusato il clima derby. Abbiamo concesso alcuni corner di troppo, cosa che abbiamo preparato affinché non accadesse. Abbiamo poi giocato una ripresa arrembante, con l’avversario che soltanto una volta ha superato la metà campo. In definitiva ho poco da rimproverare alla squadra, c’è rammarico di aver raccolto poco”. Di Nolfo ha confermato quanto di buono aveva fatto vedere a Brescia: “Lui e Di Carmine si sono sbattuti l’uno per l’altro”. Tra tre giorni si tornerà nuovamente in campo: “Dovremo dare di più in fase di realizzazione, soerando magari che qualche episodio giri a nostro favore. Se farò delle rotazioni? Vedremo, ma chiunque entrerà può darci una mano”. In conferenza stampa è poi intervenuto anche il presidente Massimiliano Santopadre ma “non per parlare di calcio. Tutti abbiamo visto cosa sia accaduto e intendo a fare le condoglianze alla famiglia della persona che è deceduta. La squadra ha preso una decisione non facile perchè in quei trenta quaranta secondi accadeva davvero di tutto. Le autorità ci hanno imposto di portare a termine la gara e i ragazzi si sono dimostrati molto intelligenti. Se la nostra decisione è stata sbagliata siamo i primi chiedere scusa ma credo invece sia stata la più giusta per tutelare uno stadio. Rinnovo infine le condoglianze alla famiglia”.