Perugia, Bucchi parte subito all’attacco: “Voglio una squadra avvelenata”

Tanti sorrisi, emozione, ma nello stesso tempo tanta voglia di fare, senza alcun timore referenziale. È iniziata così la seconda vita in biancorosso di Cristian Bucchi dopo quella molto intensa da calciatore (chi se lo scorda il gol alla super Lazio di Eriksson e Cragnotti al suo esordio in serie A?) prima che una squalifica per doping la interrompesse bruscamente. Ma ora che finalmente il tecnico di origine romana si è finalmente ripreso il Grifo dopo ben 16 anni e non vuole più lasciarlo, o quantomeno restarci più a lungo possibile. La conferenza stampa di presentazione inizia con parole di gratitudine verso colui che lo ha scelto, cioè Santopadre: “Ringrazio di cuore il presidente per la grande occasione che mi ha dato. Ci sono allenatori più bravi in giro ma lui ha scelto me. Mi ha riportato qui dove mi sento a casa e dove spero di poter iniziare la mia seconda vita da allenatore. Ho entusiasmo e serenità perchè so bene cosa la gente si aspetta da noi. Cosa è stato decisivo nel dire sì? Sicuramente la voglia di crescere di questa società”. L’ultima esperienza in Umbria è stata a Gubbio, terminando come molti sanno con lo 0-5 proprio contro il Perugia: “Ricordo bene quella sconfitta. Sono momenti che ti fanno mettere in discussione completamente, da cui ho capito tante cose, soprattutto il fatto i risultati sono lo specchio del lavoro”. L’idea di calcio che Bucchi predilige è già chiara: “Al di là dello schema la gente ha bisogno di un calcio propositivo ed offensivo. Mi piace che la squadra sappia cosa deve fare in ogni fase del gioco”. Il mercato sta procedendo bene: “Non manca tanto, ma qualcosina ma non abbiamo fretta perchè non dobbiamo sbagliare. Avremo umiltà, perché ogni squadra forte parte in questo modo, ma nello stesso tempo la presunzione di poter vincere con chiunque”. Il lavoro non spaventa di certo il neo trainer biancorosso: “Il fatto di venire dopo due grandi allenatori non deve essere un peso ma uno stimolo. Con la paura non si va lontano”. Veniamo alle avversarie, una su tutti la Ternana. Alcuni giocatori hanno dichiarato di voler riscattare i due derby persi e a tal proposito Bucchi risponde così: “Sono contento per Panucci, brava persona e ottimo tecnico. La B è una vetrina per allenatori giovani. Quanto al derby penso che è una partita a parte e speriamo di farlo nuovamente nostro”. Veniamo ora alla rosa attuale del Grifo. Bucchi ha fatto il punto della situazione in modo più specifico: “Bianchi è un punto fermo, che vanta una carriera importante che forse in B nessuno ha. Dobbiamo essere bravi a creargli intorno un contesto in cui possa tornare a fare quello che da sempre è in grado di fare. Sara di sicuro un valore aggiunto. Brighi è un ottimo giocatore e ci piacerebbe averlo con noi. Starà a lui decidere se venire a lottare subito per vincere o attendere altre chiamate. Per il resto abbiamo una base solida ed è una cosa molto importante. Ci aspettiamo tanto da Guberti e Fabinho, che hanno il potenziale per fare molto bene. Di sicuro non ci accontenteremo di gente che fa il compitino, se uno è forte lo dimostra. Di Carmine resterà e ne sono felice”. Con la società c’è gia un buon feeling: “Credo che un allenatore moderno debba avere spirito di condivisione con la società e non imporsi. Inoltre deve portare la sua idea di calcio. A tal proposito voglio una squadra avvelenata; se un giocatore di sente arrivato o non arriva da noi o se ne va. Dovremo tentare di vincere sempre, dal 27 agosto a maggio perchè tutti i punti sono importanti. Ciò non vuol dire che dobbiamo fare una preparazione blanda: oggi ci sono allenamenti particolari dove si fanno tante cose, ma bisogna avere equilibrio sia nella freschezza atletica che sul piano psicologico. Dobbiamo diventare squadra più pur sapendo che alcuni organici sono incredibili. Non deve essere un alibi e dobbiamo essere più bravi sul campo”. Sugli obbiettivi il neo tecnico non si nasconde: “Con giocatori come questi, che hanno una storia importante, non si può non puntare ai playoff. Se non avessero voglia di trasmettere al gruppo la mentalita vincente qualcuno ha sbagliato, nella fattispecie l’allenatore, ma io non credo di sbagliare. Andrà in campo chi mi da la sensazione di poter vincere scegliendo di volta in volta i migliori”. Alla comferenza era presente anche il presidente Santopadre, che ha fatto il punto sul mercato: “Taddei è  fuori dal progetto, non andrà in ritiro e spero che la rescissione vada a buon fine, ma penso di si. Lo stesso per Bisoli e il suo staff. Aguirre ha bisogno di giocare e ha una gran voglia di tornare a Perugia; al momento le probabilità sono al 50%. Rizzo e Della Rocca andranno via, per loro ci sono delle trattative praticamente al fotofinish”. Infine un augurio al suo nuovo mister: “Spero che ami davvero la sua professione. La pensiamo allo stesso modo e sicuramente andremo d’accordo. Con la parte tecnica hanno la stessa visione calcistica e questo è fondamentale”.

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