Perugia, è il giorno di Verre e Cremonesi: “Un’emozione giocare qui”

Riprende il giro di presentazioni in casa Perugia. Oggi pomeriggio, presso il Museo, è toccato a due giocatori che sono risultati tra i migliori in campo venerdì scorso all’esordio contro il Brescia, vale a dire Valerio Verre, centrocampista, e Michele Cremonesi, difensore. Il primo, classe 1994, è una vecchia conoscenza dell’ambiente, in quanto ha già indossato la maglia biancorossa quattro stagioni or sono, realizzando 5 reti in 37 partite, imponendosi all’attenzione generale. Ha scelto di rilanciarsi dopo un’annata non fortunatissima a Genova sponda Samp; il secondo, 30 anni compiuto lo scorso 15 aprile, ha vinto due campionati di B a Crotone e Ferrara e sceglie di ripartire da Perugia dopo l’amara retrocessione dello scorso anno con la Virtus Entella, squadra in cui ha militato da gennaio a giugno del 2018. In entrambi dunque è grande la voglia di riscatto, con la consapevolezza che quella di Perugia possa essere la piazza giusta per poterlo fare.

Per Verre si tratta di un ritorno in B dopo qualche anno: “Mi emoziono tanto ad essere di nuovo qui perché ho passato un anno fantastico. Tornare in cadetteria non mi preoccupa affatto”. I motivi? “A Genova non ho giocato tanto, volevo tornare a farlo. Quando mi ha chiamato il presidente Santopadre non ho esitato un attimo. Intendo ringraziarlo affinché questa trattativa si chiudesse al meglio”. Lasciare la serie A per riconquistarla proprio con la maglia del Grifo?: “Sicuramente. Portare in A questa squadra e magari aiutare a farcela rimanere potrebbe essere un’esperienza costruttiva. Conta però soltanto lavorare e sono convinto che questo pagherà”. Ecco come l’ex doriano ha trovato Perugia città e squadra: “È uguale a quando arrivai quattro anni fa. Questa squadra invece, come allora, è formata da giovani e vecchi. Noi anziani dobbiamo aiutarli a far si che si imseriscano al meglio”. I tifosi devono aspettarsi un Verre diverso? “Sì, che abbia più continuità. Giocando la si può trovare più facilmente”. Sul pareggio dell’esordio: “A Brescia siamo scesi in campo con soli quattro giorni di allenamento. Difficile fare meglio. Spesso queste partite si perdono e averla recuperata, su un campo del genere, è già un buon segnale. Ora incontriamo l’Ascoli e credo che l’entusiasmo dei tifosi non può che fare bene”. Da Oddo a Nesta, due campioni del mondo: “Si somigliano molto. Hanno molte idee ed entusiasmo. Nesta è stato bravo a trasmettermele. L’importante è trovare un’idea di gioco e lavorarci su”. Sul ruolo in campo: “Il centrocampo è molto buono. Spero che essere brevilinei e veloci sia un vantaggio, giocare bene deve essere un problema per l’avversario. Per quanto mi riguarda sono a disposizione sia come mezzala che come play”. Infine, questo Perugia è più forte di quello di quattro anni fa: “Impossibile fare un paragone. Sono i miei compagni che devono esserne consapevoli”.

L’emozione è forte anche per Cremonesi: “Questa per me è una bellissima opportunità. Ho accettato questa proposta di buon grado. Ho trovato un ambiente positivo, oltre che una bellissima città, dove si può vivere e fare calcio bene”. L’ex Spal di vittorie di campionati se ne intende, anche se “ogni stagione è storia a se, impossibile fare paragoni. Siamo una squadra buona, le aree da migliorare sono un po’ tutte. Bisogna avere continuità e cercare di trarre il massimo da ogni partita. Proprio la costanza di rendimento sarà la cosa più importante”. Sulle sue caratteristiche tecniche: “In una difesa a quattro gioco come uno dei due centrali, mentre in quella a tre non ho problemi a ricoprire tutte e tre le posizioni, anche se prediligo quella mancina”. Anche il nuovo perno della difesa torna sull’anticipo della prima giornata: “Siamo andati sotto secondo me immeritatamente. Dobbiamo ripartire da questa prestazione e cercare di migliorare un po’ tutto, in primis la fase difensiva. Obbiettivo deve essere fare risultato. La difficoltà secondo me è il fatto che non ci sonoscevamo bene ma siamo riusciti a mettere discretamente in pratica quello che ci ha chiesto il mister. Deve essere la base per le prossime partite”. A cosa è imputabile il calo di inizio ripresa? “Al fatto come detto che ci conoscevamo poco e che mancava qualche riferimento per costruire gioco. Alla fine però, dopo aver tenuto botta, siamo riusciti a farlo, cercando di stare corti e coprire la profondità riacciuffando il pareggio. Ora bisognerà trovare un compromesso tra le nostre conoscenze e quello che chiede il mister, cercando in futuro di migliorare sempre di più”.

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