Perugia, Filipe – Partizani, c’è la firma. Il Carpi rilancia per Bolzoni
Alla fine è ufficiale. Filipe Gomes Ribeiro, detto più comunemente Filipe, ha lasciato il Perugia e si è trasferito in Albania, tra le file della squadra della capitale, il Partizani. Sarà sicuramente un passo importante per la sua carriera visto che andrà a lottare per il titolo ed è stato scelto da loro come rinforzo di qualità per cercare di riagganciare il primato. Il regista brasiliano, grande protagonista della double campionato supercoppa del 2014, lascia i biancorossi (a cui è legato con un contratto fino al 2017) con la formula del prestito dopo essere lentamente scivolato fuori dal progetto tecnico. Ripercorriamo le tappe fondamentali di un’esperienza bella ed intensa che lo ha fatto entrare di diritto nei cuori della gente di Perugia, non solo per quanto ha fatto sul campo.
L’ARRIVO E LA VITTORIA AL PRIMO COLPO – Filipe, classe 1987, dopo aver esordito in serie A con la maglia della Roma contro il Siena e aver giocato titolare contro la Juventus, nel 2009 passa al Siena che lo gira in prestito a Como e a Varese, dove in quest’ultimo caso rimane per due anni e si ritaglia un buono spazio in cadetteria, sfiorando la serie A nel 2011/12. Nel 2013, dopo aver rescisso con il Siena, arriva al Perugia, in cerca di un centrocampista che abbia delle caratteristiche ben precise, vale a dire dare ordine alla manovra. Ovviamente i risultati non possono che essere positivi fin da subito e nemmeno il cambio di modulo voluto da mister Camplone, da uno pregiudicato 4-3-3 ad un 3-5-2 meno dispendioso dal punto di vista fisico, cambia le carte in tavola. Filipe è inamovibile nel suo ruolo e da lui passano tutti i palloni più importanti. Si permette anche il lusso di realizzare due gol di pregevole fattura, contro la Paganese e nel ritorno della Supercoppa contro l’Entella. Su questo trionfo e sul ritorno in B dopo 9 anni c’è indiscutibilmente la sua firma. Quel che colpisce non sono solo le sue doti tecniche, ma anche il modo di comportarsi fuori dal campo, sempre disponibile con tutti coloro che volessero foto o autografi o semplicemente scambiare due parole, moda che nel calcio di oggi è sempre meno diffusa.
QUALCOSA INIZIA AD ANDARE STORTO.. – La società sembrerebbe orientata all’inizio a dare spazio a Filipe anche nel successivo campionato di B. Poi però gli arrivi di Taddei e Fossati, che in pratica gli chiudono ogni possibilità di giocare, accendono più di un campanello di allarme. E così il 1° settembre del 2014, ultimo giorno di mercato, ecco il trasferimento al Lecce, avventura che non andrà come in molti speravano, con i salentini che non riusciranno nemmeno a raggiungere i playoff. Il ritorno in Umbria si concretizza ovviamente a fine stagione, come la formula del prestito prevede.
IL RITORNO E IL NUOVO ADDIO – Filipe si presenta regolarmente al raduno della squadra a metà luglio. Per tutta l’estate si susseguono voci di un nuovo trasferimento altrove ma lui, d’accordo con la società, decide di rimanere per cercare di ritagliarsi uno spazio. Missione fallita, anche perché Bisoli gli concede pochi minuti a San Siro contro il Milan in Coppa Italia (bella soddisfazione comunque) e in qualche amichevole estiva, per poi scivolare sempre più ai margini della squadra. E così, ecco la nuova avventura albanese, dove avrà la possibilità di vincere qualcosa di importante. Anche al Partizan andrà in prestito, il che significa che il prossimo anno, almeno all’inizio, tornerà in biancorosso. Forse solo di passaggio, ma il calcio è imprevedibile e tutto più succedere. Comunque vada questo ragazzo, che cerca sempre di andare avanti con lo spirito positivo e il sorriso che lo caratterizza, non sarà mai dimenticato da tutti coloro che a Perugia lo hanno saputo apprezzare, in campo e fuori.
ALTRE TRATTATIVE – Il Perugia deve guardarsi dalla concorrenza del Carpi, che ha rilanciato per Bolzoni. Stesso discorso per Rolando Bianchi, sul quale anche lo Spezia ha chiesto informazioni. Spinazzola invece, sondato dalla Sampdoria e dallo stesso Carpi, non si muoverà.