Perugia, i top e i flop della seconda di campionato

Il Perugia sta osservando l’ultimo dei due giorni di riposo che il tecnico Alessandro Nesta ha voluto concedere dopo il successo per larghi tratti assolutamente convincente contro l’Ascoli. Certo, gli aspetti da migliorare sono molteplici, ma i progressi sono risultati subito evidenti, il che fa veramente ben sperare per il prosieguo del campionato. E’ una squadra con ampi margini di crescita: lo staff tecnico avrà ora tre settimane di tempo (salvo diverse disposizioni della giustizia sportiva) che oliare ulteriormente dei meccanismi che iniziano a funzionare.

Ma vediamo i migliori e i peggiori di questa seconda partita di campionato, la prima davanti al pubblico del Renato Curi.

I TOP – Di un portiere si dice che è ancora più bravo se si fa trovare pronto nelle rare occasioni in cui si viene chiamati in causa. E’ il caso sicuramente di Gabriel, che merita un 7 per essere riuscito a sventare dei tiri dalla distanza comunque insidiosi che forse avrebbero potuto dare un diverso indirizzo alla gara. Il Perugia ha trovato un estremo difensore affidabile, come da tempo non succedeva e ha blindato la sua porta per il presente ed il futuro. Bene anche la difesa, che sembra aver trovato la giusta intesa ed emeticità: spicca ancora una volta la prova di Cremonesi (7), mentre buono è l’esordio di El Yamick (6,5), apparso subito a suo agio. Crescono anche le quotazioni di Ngawa (6,5), puntuale nelle chiusure. A centrocampo la sorpresa è Dragomir (6,5), che si dimostra abile in entrambe le fasi di gioco. Lo sforzo che gli chiede Nesta, vale a dire di andare a pressare il quinto avversario, alla lunga lo sfianca, ma avrà modo in queste settimane di migliorarsi ancora. Le doti ci sono tutte e se viene dall’Arsenal qualcosa vorrà pur dire. Abbastanza incisivo anche l’attacco: Melchiorri sta lentamente tornando il giocatore di Carpi (6,5) ed è lui a propiziare la prima rete oltre che essersi reso protagonista di tanto sacrificio, ma il migliore in campo è assolutamente Vido (7,5): la difesa ascolana non riesce a tenerlo e realizza due gol di puro opportunismo. Ci sono tutte le condizioni perchè possa esplodere qui in Umbria, come già accaduto ai vari Cerri e Di Carmine. Due le menzioni obbligatorie: la prima è per Nesta (7), che si è finalmente preso una bella rivincita su coloro i quali erano già pronti a celebrare il suo funerale dopo le prime tre sconfitte presentando una squadra corta e capace di essere aggressiva come da tempo non si vedeva e di tenere duro nei momenti più difficili; la seconda è per il pubblico (9), e non solo per la coreografia nella foto. Finalmente si è visto un tifo compatto, senza i soliti mugugni inutili in tribuna. E ora, con l’impennata finale negli abbonamenti (siamo ad oltre 5000) le prestazioni della squadra non possono che beneficiarne.

I FLOP – Difficile dire cosa non sia andato in una serata del genere. Forse la gestione della palla dopo il vantaggio, che ha permesso all’Ascoli un po’ di rifarsi sotto, ma ciò alla fine non ha influito sui risultati finali. Due gli uomini dietro la lavagna: il primo è Kingsley (5,5), che si è reso protagonista di un comunque inutile fallo a centrocampo a pochi minuti dal suo ingresso sul terreno di gioco; il secondo, e spiace ancora una volta sottolinearlo, è il direttore di gara, il signor Francesco Guccini (un nome che dovrebbe essere una garanzia) da Albano Laziale, che merita un bel 5 in pagella. L’espulsione di Kingsley è a detta di molti esagerata essendosi il centrocampista macchiato di un intervento scomposto, ma che comunque era soltanto il primo della sua partita. Senza contare che si nota chiaramente che prende anche la palla. Nei 20′ finali, dopo aver tenuto in mano la gara senza grossi affanni, sembra quasi voglia salire in cattedra, ammonendo Gabriel per presunta perdita di tempo e facendo indispettire il pubblico del Curi e parte della stampa. Purtroppo quello dell’atteggiamento degli arbitri ogni volta che si presentano a Perugia, pur non volendo mettere in dubbio la buona fede ci mancherebbe altro, è un tema che ogni stagione continua a tornare d’attualità….

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