Perugia, il pagellone di metà stagione: Rosati super, che bravi i giovani
Con il campionato fermo e con il Perugia che rimarrà più che meritatamente in vacanza fino al 5 gennaio è possibile stilare un primo bilancio di questa prima metà di stagione, terminata in anticipo per cause meteorologiche, ma pur sempre positiva. Diamo i voti, reparto per reparto:
PORTIERI
Rosati 8 – Sembrerebbe che stagioni intere a scaldare la panchina non siano mai esistite per questo lungagnone di trentadue anni in qualche occasione anche terzo portiere. Venuto a Perugia per il rilancio si è dimostrato senza ombra di dubbio il miglior estremo difensore della categoria, capace di parare di tutto e di più, anche la richiesta di squalifica da parte di Palazzi per fortuna dei grifoni non concretizzatasi. Una sola gara toppata, quella con il Novara, ma rappresenta l’eccezione in una stagione fino a questo momento davvero strepitosa
DIFENSORI
Del Prete 7,5 – Tornato a Perugia dopo la parentesi di Catania, Lorenzo si è confermato un terzino dalla spinta inesauribile, fisicamente molto migliorato rispetto alla passata stagione. I gradi di vice capitano sono più che meritati, viste e considerate anche le reti pesanti (ben tre) realizzate. Affidabilità assoluta
Volta 7,5 – Il fedelissimo voluto a tutti i costi da Bisoli si è dimostrato un centrale davvero coi fiocchi. Sbaglia quasi sempre poco o nulla ed esibisce una concentrazione difficile da trovare in altri giocatori. Deve solo migliorare nella fase conclusiva, ma anche in questo l’impegno da parte sua non mancherà, come ha avuto anche modo di dichiarare
Belmonte 7 – L’inizio è in salita a causa dei postumi di un infortunio al menisco datato finale della scorsa stagione, ma una volta ritrovato il posto da titolare non lo lascia più. Anzi, si permette pure il lusso di trovare la via della rete, esattamente contro il Brescia
Mancini 5,5 – Il giovane arrivato dalla Primavera viola patisce un po’ l’impatto con una formazione professionistica, ma le doti ci sono e in futuro le dimostrerà sicuramente
Comotto 7 – Al 90% lascerà il calcio a fine stagione ma lo spirito del capitano è quello di sempre, nonostante alcuni acciacchi che lo tengono spesso e volentieri lontano dal campo. Ogni volta che è chiamato in causa risponde con una professionalità e dedizione impeccabile, sia se è schierato a destra, a sinistra o al centro. Il suo addio lascerà un vuoto difficile da colmare
Rossi 6 – È una delle note liete iniziali del centrale di ritorno dal prestito al Varese, ma il ruolo ritagliatogli da Bisoli come terzino sinistro non convince pienamente. L’esplosione di Spinazzola in quella posizione lo relega ad un ruolo subalterno
Spinazzola 7,5 – Come un diesel, parte in sordina e poi, una volta carburato, non lo ferma più nessuno. Un autentico jolly, che può giocare davvero dappertutto. Il folignate ha trovato la sua consacrazione definitiva come terzino sinistro, grazie alle sue qualità non solo in fase di spinta, ma anche in quella di copertura. Del resto se la Juve lo tiene sotto osservazione un motivo ci sarà
CENTROCAMPISTI
Salifu 6 – Quando approda in biancorosso impressiona per forza fisica e presenza in mezzo al campo, poi dopo un infortunio muscolare rimediato a Pescara scompare progressivamente dai radar. Persiste un alone di mistero sul suo recupero
Alhassan sv – Lo scorso anno è stato tra i migliori nel suo ruolo in B, ma in questa stagione il campo lo ha visto poco o nulla per alcuni problemi al ginocchio poi rivelatisi ben più seri di quanto si potesse pensare. Onestamente troppo poco per giudicare
Rizzo 6,5 – Piccoli ma fastidiosi infortuni lo tengono spesso ai box, ma quando è in campo la sua presenza si sente eccome. È instancabile nel coprire la sua zona di competenza ed è molto abile negli inserimenti senza palla. Gli manca un po’ di continuità, cosa che se acquisita può rappresentare veramente un’arma preziosa in questo girone di ritorno
Zebli 7 – Insieme a Drole una sorpresa in senso assoluto. Bisoli lo nota e lo lancia nei concitati minuti finali del derby per poi lanciarlo titolare contro la corazzata Cagliari. E lui stupisce per personalità e continuità di rendimento, esattamente come fosse un veterano. Affidabilità assoluta
Taddei 7 – Sembrava desaparecido, tormentato dai problemi alle ginocchia retaggio dell’annata precedente. Un inizio di stagione tutto in salita, con alcune persone che dall’esterno iniziano ad ironizzare sul suo stipendio arrivando a mettere in dubbio persino la sua professionalità. Lui non si fa condizionare e, dopo che è subentrato nella ripresa contro il Cagliari, non ha più lasciato il posto da titolare come regista. Il passo non sarà come ai tempi della Roma, ma la saggezza tattica e il senso della posizione sono indiscutibili e questo migliora sensibilmente il rendimento della squadra. Per non parlare dei piedi, decisamente di un’altra categoria
Della Rocca 7 – Bene sia come regista che come mezzala, si dimostra quasi subito un acquisto azzeccato. Con lui il centrocampo non va quasi mai in affanno e si rivela sempre o quasi un punto cardine per l’equilibrio della squadra
Joss sv – Una presenza e poco più, davvero troppo poco per esprimere giudizi
ATTACCANTI
Fabinho 6 – Bisoli non fa mistero di puntare su di lui, ma ben presto i problemi fisici ne limitano il rendimento, costringendolo alla resa. Trova comunque il tempo di realizzare un paio di gol importanti
Parigini 7 – Una crescita costante da quando inizia a ricoprire il ruolo di esterno d’attacco nel tridente voluto dal tecnico. È l’attaccante che salta l’uomo con più facilità in virtù della sua freschezza atletica e dimostra anche un discreto feeling con il gol. Riesce sempre a superare di slancio gli infortuni, unica pecca alcune esultanze un po’ fuori dalle righe che gli costano qualche cartellino di troppo. Ma è giovane e va capito
Di Carmine 6,5 – Un impatto con la B non felice dopo aver fatto molto bene alla Juve Stabia che gli costano panchine a ripetizione. L’ex viola però non si abbatte e si allena nel migliore dei modi in attesa dell’occasione che prima o poi arriverà; lui è bravo a sfruttarla nel migliore dei modi. Non potrà che migliorare visto che ha la fiducia del tecnico e della società
Ardemagni 7 – Spesso è costretto ad un isolamento che non gli consente di mostrare le sue doti di stoccatore, ma nonostante questo riesce ad eguagliare il numero di reti della scorsa metà di stagione, sei. Si dice che possa partire visto che l’Empoli gli mette gli occhi addosso, ma se fossimo nella società biancorossa prima di darlo via ci penseremmo due volte
Lanzafame 5,5 – Bisoli aveva costruito inizialmente la squadra su di lui, conferendogli anche i gradi di vice capitano. Poi accade qualcosa di difficilmente spiegabile: con il passaggio al 4-3-3 l’ex Juve non si ritrova e stenta ovunque venga collocato. A gennaio quasi certamente partirà. Davvero un grande peccato per un ragazzo che ha sempre dimostrato di tenere a questa maglia
Drole 7 – Il tecnico biancorosso lo ha paragonato alle montagne russe, ma senza dubbio la migliore scoperta della stagione è lui. Pur essendo alle prime armi è importantissimo per la squadra, con le sue accelerazioni che gli avversari faticano a contenere. E contro il Livorno ecco finalmente la soddisfazione di un gol tanto cercato e più volte sfiorato. Deve solo disciplinarsi tatticamente ma il futuro è decisamente dalla sua parte. Bravi Bisoli e la società a crederci.
Zapata 6 – Le doti ci sono tutte, deve solo trovare il modo di mostrarle con continuità. Riesce comunque a realizzare un paio di reti importanti
ALTRE VALUTAZIONI
Bisoli 7 – Arrivato in pompa magna la scorsa estate ben presto si rende conto che il suo lavoro sarà molto più difficile del previsto. Dopo alcune prove iniziali non esaltante qualcuno è già pronto a chiedere la sua testa, ma lui, nonostante numerosissime difficolta legata per lo più agli infortuni e ad una rosa ristretta, va avanti per la sua strada tirando fuori carattere e attributi facendo tendere la squadra al massimo delle sue possibilità. Riesce persino a fare, pur con una partita in meno, più punti del suo predecessore Camplone al giro di boia e questa sicuramente è un’impresa che fa sì che le accuse di scarso gioco e di difensivismo lascino decisamente il tempo che trovano. Se è riuscito a fare tutto questo con una rosa a tratti ridotta all’osso figuriamoci cosa possa accadere con i tanto auspicati rinforzi di gennaio. Da rivedere però alcune sue dichiarazioni dopo delle partite perse, che hanno fatto storcere il naso a molti
Società 6,5 – Decide in extremis per un cambio di politica, improntata sul lancio in prima squadra di elementi del settore giovanile che non deludono le attese. Scelta rischiosa, ma che ha pagato. Tuttavia la rosa va rinforzata, questo è assodato
Tifoseria 10 – In un campionato difficile come la B è ancora una volta l’elemento in più, dimostrando grande maturità e riconoscendo l’impegno alla squadra soprattutto quando le cose non vanno bene. Ha il merito di non contestare e non fare pressioni prima del derby in attesa di una vittoria che sembrava non arrivare mai. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti.