Perugia, presentata la campagna abbonamenti 2017/18. Santopadre all’attacco: “Ci sono e mollo”
Nella prestigiosa cornice del Museo del Grifo (che, ricordiamolo, sabato prossimo compirà il primo anno di vita) è andato in scena il primo atto ufficiale della stagione 2017/18, vale a dire la presentazione della campagna abbonamenti. L’obbiettivo è superare gli oltre seimila della passata stagione, difficile ma non impossibile, anche se è chiaro che il tutto dipenderà anche dalle scelte di mercato della società.
La caratteristica principale è che la corsa al tesseramento sarà suddivisa in tre periodi: il primo, che va dal 6 (domani ndr) al 22 luglio (si va dai 700 euro della tribuna vip ai 145 della curva nord) e che verrà denominato Fedeltà; il secondo, che invece è compreso tra il 24 luglio e il 19 agosto (prezzi che vanno dai 710 di tribuna ai 155 di curva), che prende invece il nome di Fiducia e che verrà riservato alla vendita libera; il terzo ed ultimo, dal 21 agosto al termine della campagna abbonamenti, chiamato Passione (dai 780 euro della tribuna ai 170 di curva nord), in cui ci si attende l’impennata finale. Diverse le agevolazioni: nel primo periodo la scontistica è pari ai 10 euro, mentre nel secondo i prezzi sono praticamente bloccati rispetto allo scorso anno, con oltre il 40% di sconto. Per quanto riguarda invece il terzo periodo l’aumento è di circa l’8% ma con un risparmio di circa il 40% rispetto al costo della singola gara. Da ricordare poi che per il rilascio dell’abbonamento è necessaria la sottoscrizione della Grifo Card, il cui costo è pari a 10 euro. Novità significative anche per i biglietti, che subiranno aumenti compresi tra il 3 ed il 5% ma non sarà piu necessario pagare i diritti di prevendita. Sarà inoltre possibile rateizzare i costi dell’abbonamento presso la Banca Popolare di Orvieto. Infine, a chi sottoscriverà la preziosa tessera, non verrà regalata una t shirt, ma un porta tessere.
Ma perchè questo slogan? A spiegarlo è il presidente Massimiliano Santopadre, presente anche lui in conferenza stampa: “Dire cosa significa è risposta più che scontata. Credo che ognuno di noi lo sappia. Da parte mia posso dire io ci sono. Per il settimo anno sono qui, sperando di restarci molto di più. Non mollo, non vendo, sono fermamente convinto che questa società possa ancora migliorarsi. Mi auguro di poter dare il messaggio giusto”. Santopadre ha poi detto di voler “evitare di parlare del progetto tecnico altrimenti offenderei chi è abbonato da sessant’anni. Al primo posto metto altri valori. Questo è il motivo per cui la campagna si chiamerà così”. L’obbiettivo sarà chiaro: “Ho passato questo mese a pensare a cosa avrei detto oggi – confessa il presidente biancorosso – e oggi dico che il progetto è migliorarsi. So che ci aspetta una stagione difficilissima, ma il Perugia esiste, in modo importante. Mi impegnerò al 100% perchè ciò avvenga. Garantisco che fino a che ci sarò io non ci saranno progetti di secondo piano. Chi si vuole abbonare lo faccia; io ci sarò, così come tra due anni se non dovessimo raggiungere i risultati sperati”.
Il massimo dirigente del Grifo tuttavia non si è potuto sottrarre alle domande sul famigerato progetto tecnico. A cominciare dalla scelta di Federico Giunti come nuovo allenatore: “Credo sia la persona giusta. Sono tre anni che lo seguiamo, ma avevamo ritenuto fosse troppo presto. Ora merita questa possibilità. Speriamo di non perderlo troppo presto”. Cosa che invece è accaduta per Bucchi: “Purtroppo il calcio è anche questo, ma come facevo a tarpare le ali ad una persona del genere? Speriamo che Federico possa ripetere questo percorso. A lui non farò promesse, come ho fatto con Cristian: il Perugia dovrà essere soddisfatto anche a livello economico”. Dal nuovo allenatore ci si aspetta tanto, soprattutto sotto il profilo psicologico: “In campo ci vanno i giocatori e noi terremo l’80% di quelli dello scorso anno. Spetterà al mister, alla società e ai tifosi dar loro i giusti stimoli”. La sconfitta con il Benevento ha lasciato per molto tempo l’amaro in bocca. Su cosa recriminare? “Abbiamo sbagliato l’approccio. Ho passato una settimana in stato confusionale ma poi mi sono detto che bisogna andare avanti perchè i drammi sono altri. Un direttore sportivo importante mi ha chiesto: “Ma cosa avete fatto? Di ai tuoi che le guerre si sono vinte con le battaglie combattute all’alba”. Ecco, le partite si vincono anche nel primo tempo”. Chiusura su alcune pillole di mercato: “Di Chiara? Andrà via alle giuste condizioni, altrimenti resta perchè ci serve. Brignoli? Ha detto che in B giocherà solo con il Perugia, siamo vicini a chiudere ma non è ancora fatta. Sta vedendo se c’è qualche possibilità dalla serie A. Dezi? Stesso discorso”.