Perugia, Santopadre rassicura: “Usciremo da questo periodo”. Da domani squadra in ritiro
Ci ha messo la faccia. Ancora una volta. Massimiliano Santopadre ha voluto ieri sera rassicurare i tifosi: questo Perugia si riprenderà. Ne è convinto il presidente dopo aver visto all’opera la squadra a Foggia, che secondo lui non ha demeritato. Abbastanza dettagliata la sua analisi nel corso della trasmissione Fuoricampo in onda in prima serata su Umbria Tv.
Santopadre ha così esordito: “Eccomi qui per parlare alle persone che ci vogliono bene. Era molto che non intervenivo pubblicamente e la cosa giusta era farlo ora dopo un periodo non positivo. Questa situazione ci fa soffrire ed è assurda per come è arrivata, in maniera così repentina”.
In molti hanno ipotizzato dei problemi all’interno dello spogliatoio, ma il numero uno di Pian di Massiano ha così seccamente smentito: “Lo 0-4 di Benevento in Coppa Italia ed il 5-1 contro l’Entella hanno instaurato nella mente della squadra e della società una certa supponenza nel credere di essere forti. Ero convinto che questa squadra avesse indovinato tutto per poter vincere le partite in Serie B. Ora bisogna resettare, ma non c’è nessun problema all’interno dello spogliatoio. I ragazzi sono affranti e stanno facendo di tutto per fare quadrato”.
A volte è necessario anche far di tutto per uscire imbattuti, accontentandosi di un punto: “Devono arrivare le vittorie, ma talvolta anche i pareggi e vi spiego perchè. La Serie B è come il giro d’Italia: se puoi vincere una tappa senza perdere troppe energie bene, altrimenti devi solo cercare di rimanere nel gruppo. In serie B bisogna stare calmi e avere sangue freddo. Speriamo di raddrizzare questa nave”.
Nessuno sfogo post Brescia: “Non capisco da cosa sia nata questa cosa. Non c’è stato niente. Abbiamo fatto la prima riunione dopo il match con la Pro Vercelli ed è stata molto tranquilla. A Foggia siamo stati disordinati, ma non me la sono sentita di mandare i ragazzi in ritiro, perchè comunque hanno messo grinta e voglia. Da mercoledì faremo un mezzo ritiro presso lo spezzino (in realtà il Perugia da domattina soggiornerà presso Montecatini ndr.)”
Le parole di Brighi hanno fatto abbastanza rumore: “Era un incitamento a fare di più in settimana. Non ci leggo assolutamente alcuna malizia”.
Tra i giocatori sul banco degli imputati c’è il portiere Antonio Rosati, reo secondo parte della tifoseria di qualche incertezza di troppo: “Di lui non voglio più parlare. Secondo me è un buon portiere e più se ne parla più gli facciamo male. Lui è il primo a sapere di aver fatto degli errori, come li hanno fatti i suoi compagni”.
Una delle sorprese positive corrisponde al nome di Marko Pajac, che in qualche modo sopperisce alla mancanza in rosa di un terzino sinistro di ruolo: “Ha il piede migliore della B in quel ruolo di terzino. Deve solo capire le diagonali. Riduttivo dire ai nostri centrali che sono adatti ad un gioco proposto da un certo allenatore piuttosto che da un altro”.
Santopadre fa poi chiarezza sul caso Han, che in extremis non ha partecipato alla Domenica Sportiva: “Il ragazzo tremava e piangeva di fronte a me prima di andare al programma, probabilmente per quello che pensava gli avrebbero chiesto. Poi non so se ha avuto messaggi o telefonate dalla Corea del Nord”.
La filosofia di gioco resterà sempre immutata: “Il Perugia, per una questione di storia, ha fatto bene quando ha saputo osare. Questo mi fa capire che il Grifo deve lavorare con allenatori emergenti, vedi Castagner o Cosmi. Abbiamo cambiato allenatore ogni anno, ma Bucchi se ne è andato in maniera inaspettata per la serie A”.
Federico Giunti è saldo al suo posto: “Gli allenatori non saranno esonerati da me solo per i risultati, guardiamo anche il lavoro settimanale. Giunti è un allenatore molto capace e non sta rischiando niente. Nel lavoro in campo sta facendo bene, deve migliorare un po’ fuori dal campo. Io lo proteggo perchè se lo è meritato. Poi non significa che non potrà mai essere messo in discussione”.
Infine, sui prossimi impegni che attendono il Grifone: “Giusto che in questo momento veniamo criticati, stiamo facendo di tutto per sovvertire questo momento. Fino ad ora non ci siamo riusciti. Dobbiamo ripartire. Le prossime tre partite in otto giorno non sono decisive per il futuro di Giunti, ma per il futuro del perugia. Dobbiamo fare punti”.