Serie D, Foligno e Spoleto in crisi. Ecco cosa c’è dietro..

Erano state annunciate come delle sicure protagoniste del girone E della serie D, ma in Foligno e Voluntas Spoleto qualcosa non sta funzionando. Probabilmente più di qualcosa, visto che entrambe le compagini sono relegate nelle parti bassissime della classifica; se il Foligno sta clamorosamente deludendo le attese essendo ultimo in solitario con soli 4 punti all’attivo, non sta assolutamente meglio la Voluntas, che di punti invece ne ha appena uno in più. Quali le cause di questo tracollo? Premesso che i processi sono ancora prematuri, visto che siamo soltanto alla sesta giornata, ma qualche domanda è lecito iniziare a farsela. Partiamo dai Falchetti, che coltivavano e coltivano ancora ambizioni di alta classifica, grazie ad un organico di primissimo ordine. Quale fosse il problema in questo caso è davvero difficile da intuire; forse la risposta può essere l’eccessiva euforia e ottimismo, che ha impresso alla squadra troppe aspettative che alla lunga finiscono per nuocere. E così a pagare per tutti è stato Federico Giunti, sostituito da Pierfrancesco Battistini. Ma la svolta tarda ancora ad arrivare. E così, dopo l’ennesima sconfitta, Alvaro Arcipreti ha dichiarato: “Una partita che si poteva pareggiare, l’abbiamo regalata. Pur avendo notato una reazione dal punto di vista della volontà e anche tecnico, quello che conta è il risultato. La partita è stata decente, ma ci siamo rovinati con le nostre mani anche con le espulsioni. Io e il mister siamo arrivati consapevoli che i problemi c’erano e continuano. Ora bisognerà guardarsi negli occhi ed analizzare per bene la situazione. Capisco la delusione dei tifosi: al di là della buona volontà, bisogna fare qualcosa. Vedremo cosa nei prossimi giorni insieme al presidente”. Come detto la situazione non è assolutamente migliore a Spoleto, con i biancorossi che ieri sono stati nettamente sconfitti in casa dal Jolly Montemurlo con un roboante 5-2. A dirigere la squadra c’era un tecnico d’eccezione, il presidente Andrea Pecorelli (nella foto), che ha rimpiazzato Pascucci e Gori, entrambi squalificati. A determinare il risultato, secondo il massimo dirigente, allontanato dalla panchina per proteste, un presunto errore tecnico sull’espulsione di D’Adamo, in cui l’arbitro avrebbe estratto soltanto il rosso diretto e non prima il secondo giallo. “Faremo certamente ricordo – ha annunciato Pecorelli ai microfoni del telegiornale regionale di Rai Tre – perché nessuno di noi si è accorto che il direttore di gara aveva estratto prima il secondo cartellino giallo e poi il rosso. E’ chiaramente errore tecnico”. Ma al di là delle sviste arbitrali vere o presunte le difficoltà sono ben altre: dal caos societario che si è perpetrato nel tempo, con gli addii di Arcipreti prima e Casella poi, al via vai incessante di giocatori. Cosa quest’ultima che ha reso difficile l’amalgama della squadra e che alla lunga si paga. Verrebbe quindi da dire, vista la classifica di entrambe le compagini, si salvi chi può. Sperando che ovviamente sia una situazione soltanto provvisoria

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