Serie D, le reazioni post Coppa Italia
Grande sospiro di sollievo a Foligno, delusione a Gubbio. Sono questi gli stati d’animo che si respirano dopo gli esiti dei sedicesimi di finale della Coppa Italia Dilettanti giocati ieri. Un trofeo che non dà ovviamente diritto, qualora venisse conquistato, al salto diretto nella terza serie italiana, ma ricco comunque di prestigio. Senza dimenticare che regalerebbe il primo posto nell’ipotetica graduatoria dei ripescaggi. Partiamo dal Foligno, che è riuscito ad avere la meglio sulla Viterbese, club con grande tradizione nelle categorie superiori, ma soltanto ai calci di rigore, dopo essere riusciti a siglare il gol dell’1-1 con il camerunense Job praticamente a tempo scaduto. Alvaro Arcipreti, direttore dell’area tecnica, non ha potuto nascondere la sua soddisfazione: “Abbiamo disputato una partita identica a quella di domenica, un primo tempo non perfetto, siamo partiti un po’ lenti, poi nella ripresa abbiamo cambiato il modo di interpretare la partita, siamo riusciti a pareggiare con Job poi siamo riusciti a qualificarci dopo la lotteria dei rigori. Raggiungere gli ottavi di finale in coppa inizia ad essere un risultato di rilievo, speriamo che a fine stagione questa competizione possa essere ricordata dai folignati come una parentesi lieta della stagione, importante ora fare sei punti negli ultimi due impegni in campionato prima della sosta”. C’è chi, in casa biancoazzurra, crede ancora nella rimonta nonostante il primo posto sia veramente molto difficile da raggiungere: “Le idee della società non sono cambiate dopo il derby perso contro il Gubbio – ha detto il direttore generale Pandalone – oggi si è vista una buona reazione da parte dei ragazzi, vogliamo lottare fino alla fine per il vertice, per far si che questo accada rinforzeremo ancora il gruppo in questa sessione di calcio mercato, confidiamo in pieno nell’operato di Arcipreti sicuri che farà un ottimo lavoro”. Sull’altro versante Giuseppe Magi ha ritrovato la parola dopo non essersi presentato ai microfoni domenica scorsa: “Non mi sembra corretto dire che il pari ci sarebbe stato stretto, abbiamo commesso degli errori e siamo stati puniti. Sconfitta immeritata, ma dovevamo stare più attenti. Dobbiamo migliorare nel leggere questo tipo di partite, che bisogna quantomeno non perdere; potevamo andare ai rigori ma non è andata così”. L’analisi del tecnico pesarese è insomma molto severa, anche se diverse possono essere le attenuanti per un risultato quantomeno inatteso: “Cordova nel riscaldamento ha rimediato una fitta al flessore, Petti ha accusato anch’egli un problema muscolare nel finale, Marianeschi ha giocato nonostante abbia perso la nonna mentre Cuccia è rimasto fuori per via del transfert che non è ancora arrivato. Non un bel periodo, ma non dobbiamo disperare”. E’ tempo ora di pensare nuovamente al campionato. Il prossimo turno prevede per entrambe due partite casalinghe: Viareggio per il Foligno, e Città di Castello per il Gubbio che affronterà quindi il suo secondo derby consecutivo dopo quello vinto proprio ai danni dei Falchetti. Siamo a due giornate dal giro di boa e chi si ferma rischia seriamente di essere perduto.