Sir Conad, Bernardi: “Vietato mancare di personalità”
Dopo le amarezze di Supercoppa e dell’ultima amichevole di Siena, che hanno provocato non poche discussioni all’interno dell’ambiente, la Sir Safety Conad Perugia è pronta a ripartire in difesa del tricolore cucito sulle proprie maglie lo scorso 6 maggio. Necessario partire subito con una vittoria, malgrado le condizioni atletiche non esaltanti, per fugare ogni dubbio sulla tenuta fisica e psicologica dei Block Devils. A presentare l’incontro di domenica è il coach Lorenzo Bernardi.
Per l’occasione sarà assente Alexander Berger, uno degli uomini chiave dello scorso finale di stagione: “Non ho molte informazioni al riguardo. Sicuramente è indisponibile ed il recupero sarà gestito dallo staff sanitario. Speriamo di saperne di più nei prossimi giorni. I tempi non saranno brevissimi visto che è ancora fermo”.
Non è passato certo inosservato il suo ultimo post sui social: “Salire sul carro è un po’ un malcostume italiano, che accade in tutte le situazioni. Ho percepito scetticismo perché nessuno si aspettava di perdere in questo modo. La terapia è il lavoro, che sicuramente porterà dei benefici anche se non so in quanto tempo”.
In molti vige un sentimento di preoccupazione. Il coach la pensa così al riguardo: “Sicuramente qualche lampadina di emergenza si è accesa. Dobbiamo capire nel minor tempo possibile come porre rimedio perché un po’ di pazienza ci vorrà. È chiaro che è più di una cosa a non andare, ma ci lavoriamo da più di una settimana e continueremo a farlo”.
Sui dettagli glissa: “Entrarci vorrebbe dire parlarne per giorni. È chiaro che non stiamo giocando al nostro livello, ma lavoreremo nel modo migliore possibile. Per quanto riguarda il discorso sulla fame sono d’accordo con il presidente: dove non arriva la tecnica deve arrivare la determinazione, altrimenti andiamo in senso contrario. L’aspetto caratteriale deve precedere la tecnica, non viceversa”.
In queste situazioni determinante sarà l’appoggio del pubblico: “Mi aspetto un grande supporto, che non è mai mancato, nemmeno quando abbiamo espresso un livello di gioco basso”.
Quello bianconero sembra un gruppo ancora alla ricerca di una leadership: “Il leader non viene eletto, ma riconosciuto. Abbiamo i giocatori con queste caratteristiche, ma devono emergere. Non sono ancora uscite”.
Si aspetta ancora il miglior De Cecco: “Sarebbe inappropriato dare la responsabilità ad uno. Ho parlato a lungo con lui, è in difficoltà come gli altri, ma non è l’unico problema”.
Chiusura con l’avversario di domenica, Latina: “È una squadra abbastanza matura. Lavora insieme da più tempo ma la carta non gioca. Sarà una partita complicata e andrà affrontata come se di fronte ci fosse un’avversario importante”.