Sir Conad, che lezione a Trento! Domani sfida ai detentori della Lube per la coccarda tricolore
BARI – Lorenzo Bernardi, da icona della pallavolo internazionale e da uomo esperto e navigato qual’è, aveva messo tutti in guardia. La Diatec Trentino non era la stessa squadra incontrata in Supercoppa ed in campionato. In più in molti dovevano aver pensato che quest’ultima, dato che aveva giocato (e vinto) soltanto tre giorni fa nello stesso palazzetto della competizione (cosa che ha destato diverse perplessità in molti addetti ai lavori, compreso lo stesso Bernardi) fosse avvantaggiata. Niente di tutto questo. La Sir Conad Perugia, scesa in campo con una concentrazione e determinazione davvero ai massimi livelli, ha letteralmente spazzato via in meno di un’ora e un quarto l’avversario, guadagnandosi con pieno merito, per la seconda volta nella sua storia, la qualificazione alla finalissima della Coppa Italia, che si disputerà domani con inizio alle ore 17:30. Avversaria la Lube Civitanova, che nell’altro incontro di semifinale ha regolato in quattro set Modena pur avendo evidenziato qualche difficoltà. Niente illusioni, per bissare il successo di Civitanova servirà una Sir ancora più in palla. Con i detentori del titolo si prevede una sfida infuocata, ma di sicuro un grande aiuto proverrà dai Sirmaniaci, che in oltre cinquecento hanno sovrastato di gran lunga le altre tifoserie presenti. Anche domani quindi i Block Devils avranno il loro uomo in più e non sarà certamente poco.
I NUMERI – Che il match del Palaflorio fosse a senso unico lo si è capito sin dall’inizio. Le percentuali in tutti i fondamentali sono impietosi nei confronti dei trentini, che in ricezione non sono andati oltre il 29%, contro il 50% di Perugia. Bianconeri efficacissimi anche a muro (9 vs 3), così come in attacco (54% vs 38%). Dati incontrovertibili anche se un po’ inaspettati dato che Trento aveva ripreso in mano la sua stagione con una lunga striscia positiva che l’ha riportata nelle prime quattro posizioni in Superlega. Bene anche i singoli: ai 16 punti di Bata (1 a muro e 2 ace) si aggiungono i 9 di Russell e Zaytsev. Superlativo anche Anzani (cinque volte a referto), che chiude in ben quattro occasione la porta sottorete agli attacchi avversari. Sull’altro fronte i 12 punti di Kovacevic e i 9 di Vettori non sono bastati ad evitare il naufragio. Finisce quindi con il massimo scarto ed è giusto e sacrosanto che sia così.
LA CRONACA – Nessuna sorpresa all’avvio, con entrambi i coach che puntano sullo schieramento tipo. È Perugia a far intendere subito quelle che sono le sue intenzioni, andando subito sul 2-0 con Russell e un ace di Zaytsev. È il servizio a fare la differenza in queste fasi iniziali: ne è un chiaro esempio quello del 4-2 del martello americano. Atanasijevic sale presto in cattedra, confezionando il primo mini break (5-8) e Lorenzetti è costretto a chiamare il time out. Sospensione che sortisce i suoi effetti: Vettori, Kozamernik e Vettori annullano il divario (8-8). Equilibrio apparentemente ristabilito, ma ci pensa ancora Russell a schiodarlo, ancora dai nove metri (11-14). I Block Devils iniziano a tarare il muro e per la ricezione trentina sono dolori. Gli avanti trentini vanno a sbattere su Podrascanin (14-18); quella del serbo è una giocata che si rivelerà determinante nell’economia del set di apertura. Gli uomini di Lorenzetti perdono progressivamente fiducia e sbagliano molto, troppo. Ancora uno scatenato Russell (6 punti solo nel primo set) mette a segno l’uno due finale (spettacolare la murata di chiusura), permettendo ai bianconeri di mettere subito il naso avanti.
Trento è chiamato ad una reazione e ci prova ad inizio secondo set con Carbonera; l’ace del due a zero è suo. I Block Devils sembrano patire dei momenti di nervosismo e commettono qualche errore di troppo in fase di contrattacco (5-3) ma ben presto le giuste gerarchie si ristabiliscono. Russell va ancora a segno dai nove metri, poi, dopo che Kozamernik manda fuori, Magnum e lo Zar danno un indirizzo preciso anche a questo parziale intermedio. Trento sparisce dal campo e finisce per commettere errori su errori, mentre questa Sir gioca sul velluto. Il Potke in pipe avvicima ancor più sensibilmente al traguardo ed è due a zero.
Una marcia trionfale il terzo set. I settentrionali reggono fino al cinque pari com Kovacevic che spara le ultime cartucce, poi è solo Perugia. Lo Zar mette a segno il muro che induce Lorenzetti a chiamare la sospensione nell’ultimo, disperato tentativo di rianimare i suoi giocatori. È tutto inutile perchè la Sir non regala praticamente e sciorina un’intensità di gioco ed una perfezione in tutti i fondamentali che da tempo non si vedeva. La partita finisce in pratica quando in video check rileva un’invasione che gli arbitri non avevano visto (10-14). I Sirmaniaci (ma non solo) hanno poi modo di esaltarsi ammirando un eccezionale salvataggio di piede di De Cecco (avrà fatto anche il calciatore da giovane?) concluso poi alla grande da Atanasijevic (13-20). Pura accademia quindi, e un contrattacco spedito da Kovacevic sulla rete certifica il verdetto inequivocabile: Perugia c’è e ha le carte in regola per conquistare il double. Domani pomeriggio sarà battaglia.
DIATEC TRENTINO – SIR SAFETY CONAD PERUGIA = 0-3
(17-25, 17-25, 17-25)
TRENTO: Kovacevic 12, Vettori 9, Kozamernik 5, Carbonera 3, Lanza 3, Giannelli 2, Chiappa (L1), Hoag 2, Zingel, N.E. – Cavuto, Teppan, Partenio, De Pandis (L2). All. Angelo Lorenzetti e Francesco Petrella.
PERUGIA: Atanasijevic 16, Russell 9, Zaytsev 9, Podrascanin 6, Anzani 5, De Cecco, Colaci (L1), Berger, Shaw. N.E. – Siirila, Ricci, Della Lunga, Andric, Cesarini (L2). All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
Note – Spettatori 4’900.
Durata dei set: 27’, 22’, 25’.
Arbitri: Roberto Boris (PV) ed Armando Simbari (MI).
DIATEC (b.s. 18, v. 3, muri 3, errori 12).
SIR CONAD (b.s. 9, v. 6, muri 9, errori 6).