Sir Conad, ieri l’ultimo saluto a Siro Mazzieri, il gentiluomo del tifo perugino
Ore 16: Ivan Zaytsev mette giù il pallone che qualifica strameritatamente la Sir Safety Conad Perugia alla seconda final four consecutiva di Champions League, un impresa visto l’elevato livello tecnico delle due squadre. A Perugia invece, la situazione è ben diversa. Era veramente stracolma la chiesa di Santa Maria della Speranza di Olmo per dare l’ultimo saluto a Siro Mazzieri, il fondatore dei Sirmaniaci nonchè davvero l’uomo che con poco ha cambiato le sorti della pallavolo perugina (e non solo). Nel vero senso della parola.
Verissimo che è facile ricordare una persona che non c’è più, ma in questo caso non si è affatto retorici. E’ giusto e doveroso riconoscere quanto questo signore sia riuscito a fare nel corso degli anni, vale a dire creare un movimento che attualmente non ha eguali in Italia, fondato su lealtà, passione, socializzazione e tanto altro ancora. Si diceva precedentemente che Siro abbia cambiato la storia della pallavolo a Perugia e la ragione è semplice: una squadra ottiene risultati anche e soprattutto grazie alla spinta del suo pubblico e questa non è mai mancata, nè in casa nè fuori, dove centinaia di appassionati si muovevano e si muovono ancora per cercare di dare il loro fondamentale apporto. La grandezza di questa persona, vale la pena di sottolinearlo, è l’umiltà e la bontà d’animo, prerogative con le quali è riuscito a convertire a questa squadra anche persone provenienti dalle più disparate regioni d’Italia (persino la Sicilia), mettendo tutti a proprio agio in quella che può definirsi una vera famiglia, in cui l’autenticità dei rapporti umani la fa da padrona, senza interessi di varia natura.
Cosa che naturalmente non avviene in altri ambiti, troppo reclamizzati da alcuni organi di informazione, in cui i valori sopra descritti sono assolutamente rari se non del tutto assenti. Cosa che invece avrebbe ampiamente meritato Siro, ma evidentemente ci si dimentica troppo presto delle buone azioni delle persone, dando spago a gente che proprio santarellina non è. E in questa città troppe cose ultimamente non stanno funzionando in questo senso.
Tuttavia il più grande riconoscimento della grande opera svolta da quest’uomo, che ha avuto la forza di mantenere l’incarico fino alla sua morte, avvenuta l’altro ieri quando il male contro cui combatteva se l’è portato via, è arrivato dalla sua gente, che come detto ha gremito la chiesa fino all’inverosimile. Presente anche una delegazione della società bianconera, con l’ex bandiera Goran Vujevic in testa. Da brividi i messaggi letti da alcuni suoi compagni di tifo.
E la squadra? Non può non esserne rimasta coinvolta, ma ha comunque portato a termine il proprio dovere, andando dritta a Kazan. E siamo certi che i Block Devils raddoppieranno le forze per regalare alla gente e Siro proprio quello che lui avrebbe voluto vedere, il primo scudetto della storia del volley maschile a Perugia. Anche se questo grande uomo, ribadiamo ancora una volta, ha già vinto.