Sir Conad, il riscatto è servito! La Lube cade in quattro set al Pala Barton e la lotta al primato resta aperta
Tre a uno e passa la paura. Già perché non è stata una vigilia semplice per la Sir Safety Conad Perugia, la cui sconfitta contro Trento domenica scorsa aveva prodotto il duplice effetto di perdere il primato in Superlega dopo un anno esatto e di vedersi avvicinare pericolosamente le rivali, Lube Civitanova su tutte. L’assalto al secondo posto da parte degli uomini di Fefè De Giorgi, alla prima sconfitta da quando ha preso in mano la squadra, non è andato a buon fine ma il merito è soprattutto degli uomini di Bernardi, che hanno oramai dimostrato di aver superato il momento non felicissimo specie sul piano fisico e sono pronti a pieno titolo a dare battaglia su tutti i campi in Italia ed in Europa.
I numeri Si sa che quando la battuta entra nel modo giusto diventa difficile contrastare questa squadra. È questo il fondamentale con cui Perugia ha vinto la partita: 14 sono stati gli ace contro la metà della Lube, mentre gli errori sono lievemente superiori da parte dei Block Devils (22 vs 19). Anche in ricezione si sono visti dei miglioramenti importanti (57% vs 31%), mentre in attacco le due squadre si sono pressoché equivalse (51% vs 49%). Civitanova la spunta a muro (5 vs 8) ma nom basta. MVP un decisivo Luciano De Cecco, che ha messo a segno 6 punti di cui ben 5 dalla linea dei nove metri.
Cronaca Dopo una lunga assenza torna Fabio Ricci titolare al centro, mentre tra le fila marchigiane è regolarmente in campo, come del resto era prevedibile, Osmany Juantorena. Perugia prova subito a mettere in mostra la sua arma migliore di questo periodo, la battuta. Leon fa subito centro (4-2), ma il connazionale Leal non gli è da meno (6-6). Il muro di Simon sigla il primo sorpasso Lube (7-8), ma l’equilibrio viene spezzato una prima volta da un fallo in palleggio proprio dei biancorossi. Simon però con due super giocate annulla tutto (17-17). Ci riprova Leon mirando Sokolov (19-17), ma niente da fare anche stavolta. Anzi, va persino peggio: il break chiuso dal muro a tre di Civitanova su Atanasijevic al termine di un lungo scambio sembra essere quello buono (19-21). Stavolta sono i Block Devils a tirar fuori gli artigli, con Leon che risistema le cose dai nove metri (21-21). È sempre il servizio ad essere decisivo: lo mette a terra De Cecco per il 24-23. Chiude il muro di Podrascanin su Juantorena ed è 25-23.
Si torna in campo e non di vuole molta fantasia a capire che il secondo set sarà pressoché la fotocopia di quello precedente, almeno come andamento. La differenza è che c’è qualche errore al servizio di troppo da ambo le parti, segno di una lucidità che inizia a mancare. Ad animare lo spettacolo ci provano il Potke (suo l’ace del 16-15), e Leon (17-15). Perugia ha per due volte l’occasione di portarsi sul +3, ma non la sfrutta, rimettendo di fatto in gioco l’avversario. L’errore in contrattacco di Lanza fa per un attimo temere in peggio (20-21), ma il muro bianconero riesce ad arginare i cucinieri (21-21). Il gioco si fa decisamente duro, ma è il Potke a riacciuffare i vantaggi (24-24). Si decide nell’arco di poco tempo: Sokolov è impreciso in attacco (25-24) e la successiva pipe di Leon fa impazzire il pubblico.
Bisogna chiudere, ma la stanchezza è in agguato. Perugia riesce a giocarsela solo nelle primissime fasi, poi sparisce progressivamente dal campo. Il segno premonitore è il muro di Cester su Bata, che permette alla Lube di prendere coraggio. Troppo alto il ritmo da lei imposto alla Sir e così Bernardi decide di dare spazio alle seconde linee. Tra i più imtraprendenti Hoogendoorn e Della Lunga, autori di qualche bella iniziativa. Chiude il mani out di Osmany e la contesa si prolunga al quarto set.
Rientra in campo la formazione base con la tensione che cresce di minuto in minuto. Imperativo tenere i nervi saldi e commettere meno errori possibili. Ed è proprio Perugia a non sbagliare, specialmente quando all’altezza della linea dei nove metri si presenta lui, Wilfredo Leon. L’ace del 14-11 apre la strada al trionfo, sancito da una serie incredibile. Il ritmo impresso dai Block Devils è frenetico e per i cucinieri non c’è proprio verso di controbattere. Inutili gli ingressi di Kovar, da poco rientrato in campo dopo la squalifica per doping, e di capitan Stankovic: chiude l’ace di Della Lunga e i Sirmaniaci possono liberare la loro gioia.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA – CUCINE LUBE CIVITANOVA = 3-1
(25-23, 25-23, 18-25, 25-15)
PERUGIA: Leòn 16, Podrascanin 11, Atanasijevic 9, Lanza 8, De Cecco 6, Ricci 4, Colaci (L), Della Lunga 4, Galassi, Seif, Hoogendoorn, Hoag. N.E. – Piccinelli. All. Lorenzo Bernardi e Carmine Fontana.
CIVITANOVA MARCHE: Simòn 13, Juantorena 12, Leal 9, Sokolov 9, Cester 7, Mossa De Rezende 3, Balaso (L1), Kovar 1, Stankovic, D’Hulst, Cantagalli. N.E. – Diamantini, Massari, Marchisio (L2). All. Ferdinando De Giorgi e Marco Camperi.
NOTE – Spettatori 3’959.
Durata dei set: 30’, 31’, 25’, 24’.
Arbitri – Daniele Rapisarda (UD) ed Alessandro Tanasi (SR).
SIR (b.s. 22, v. 14, muri 5, errori 11).
LUBE (b.s. 19, v. 7, muri 8, errori 12).