Sir Safety, Aleksandar Atansijevic rassicura tutti: “Torno presto”
Gli infortuni fanno parte di un qualsiasi sportivo che si rispetti, ma lui, Aleksandar Atanasijevic, l’uomo che ha messo a segno più punti della storia di questa ancor giovane società, sta affrontando questo momento delicato con grande entusiasmo e determinazione. Dopo aver dovuto lasciare anzitempo in estate la nazionale serba e dopo l’intervento chirurgico alla tibia dello scorso 10 agosto, il venticinquenne belgrado-perugino (li compirà precisamente il prossimo 4 settembre) si è messo a testa bassa a lavorare dal punto di vista fisico per cercare di recuperare prima possibile ed essere quindi a disposizione di Kovac. Proprio Magnum fa il punto della situazione del suo recupero: “E’ difficile stare in palestra e non al mare. Battute a parte, tutti sanno che in questa città ed in questo palazzetto sto bene, sono contento di lavorare con il nuovo preparatore Alessandro (Guazzaloca, ndr) che è un grande professionista. So che lo staff farà un grande lavoro e che tornerò presto in campo”. Un contrattempo quindi che di sicuro non ci voleva: “È molto difficile stare fuori dal campo, è la prima volta in vita mia visto che negli ultimi anni ho giocato quasi sempre. È una situazione che non mi piace, ma devo accettarla, sono uno sportivo. Quindi vado avanti a testa alta e resto positivo come sempre”. Non poteva mancare un riferimento alle Olimpiadi, che da poco hanno chiuso i battenti: “Sono contento per il risultato dell’Italia, per miei amici Buti, Bira e Zaytsev. Mi dispiace che non hanno vinto, ma ci saranno altre Olimpiadi e loro sono giovani (si riapre il grande sorriso di Atanasijevic, ndr)! Anche Buti che ha 33 anni, lo adoro!”. Buone prospettive per il gruppo che sta nascendo anche se “mancano ancora sei giocatori, quindi non posso dire tanto. Sono contento che ci sono altri giocatori serbi, cosa che mi consentirà di parlare la mia lingua fuori dal palazzetto, e sono contento del fatto che è stata allestita una squadra molto forte. Ma non mi piace tutta la pressione che sento perché, se guardiamo gli altri roster, ci sono tante altre formazioni fortissime come Modena, Civitanova e molte altre. Credo che tutto è possibile, noi dobbiamo essere concentrati e lavorare tanto tanto tanto se vogliamo vincere qualcosa. La strada è lunga e dobbiamo fare un passo alla volta”. Chiusura sul suo connazionale e amico Marko Podrascanin, sul quale tanto ci si aspetta: “Marko è un bravissimo ragazzo, un giocatore che ha vinto già due scudetti qui in Italia, un grande professionista che non ha problemi fisici e che sono convinto farà una stagione impressionante”.