Sir Safety, l’autocritica di Buti e Bernardi: “Troppi regali”
PERUGIA – È il giorno della riflessione oggi per la Sir Safety Conad Perugia.
La sconfitta di ieri a Trento in gara 3 di semifinale scudetto brucia ancora nell’entourage bianconero, in particolare per come è maturata e per le tante occasioni non sfruttare dai Block Devils nelle prime due frazioni.
Perugia è mancata quando era necessario dare il colpo del ko ed è un vero peccato perché, con un pizzico di cinismo e di lucidità in più, probabilmente la partita avrebbe preso un’altra piega.
“Non possiamo giocare solo fino all’ottantesimo”, dice il tecnico Lorenzo Bernardi mutuando l’espressione dal mondo del calcio. “Le partite finiscono al novantesimo più recupero, perciò bisogna giocare fino all’ultimo. Purtroppo abbiamo la consapevolezza di aver regalato a Trento parecchi palloni nei momenti importanti e sprecato una grandissima occasione nei primi due set”.
“C’è tanto rammarico”, conferma il veterano bianconero Simone Buti. “Un conto è perdere quando l’avversario ti sovrasta, ma ieri abbiamo regalato in gran parte noi, penso sia una cosa oggettiva. Per carità, Trento è stata brava a rimanere sempre attaccata alla partita, ma quando arrivi 19-22 nel primo e 19-23 nel secondo e non chiudi, bisogna solo fare mea culpa. La pausa di 15 giorni tra gara 2 e gara 3? Non ha pesato, abbiamo giocato punto a punto, è stata una partita molto tirata. E poi onestamente non l’ho mai pensata, questa cosa di perdere il ritmo partita per me è solo un mito”.
Da domani sarà necessario resettare completamente e calarsi con la testa verso gara 4, in programma mercoledì 19 aprile al PalaEvangelisti. E lì Perugia non potrà più commettere passi falsi.
“Dobbiamo ripartire con la consapevolezza che vogliamo tornare a Trento a giocarci l’accesso per la finalissima”, dice ancora Bernardi. “Con la squadra ho già parlato subito al termine di gara 3 di ieri, da martedì c’è solo da pensare ad allenarsi. Cosa bisogna cambiare per gara 4? Probabilmente molto poco, sicuramente far meglio negli ultimi 2-3 palloni”.
“Accuseremo un po’ il colpo come è normale – conclude Buti – ma poi dobbiamo tornare subito in palestra, chiarirci tra di noi sugli aspetti tecnici e non tecnici ed andare a manetta. Questi dieci giorni dobbiamo solo pensare a lavorare per gara 4 che giocheremo nel nostro palazzetto, ma anche per gara 5”.