Sir Safety, per Sirci i guai si chiamano Palaevangelisti e Atanasijevic

Per Gino Sirci, presidentissimo della Sir Conad Safety Perugia, non deve essere stato di certo un weekend da incorniciare. Due le cattive notizie che lo hanno letteralmente agitato: la prima è che il Palaevangelisti non potrà ospitare la Supercoppa in programma nell’ultimo fine settimana di settembre, in quanto pochi giorni dopo l’impianto ospiterà il concerto di Emma Marrone. La seconda è che Aleksandar Atanasijevic dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico e perderà sicuramente la prima parte di stagione. Partiamo con l’annosa questione del palazzetto. Sirci, in vacanza in Irlanda con la sua compagna, ha manifestato tutto il suo dissenso in un intervista al sito Gazzetta.it: “Sono arrabbiato come non lo sono mai stato da quando sono presidente di questa squadra – ammette il presidente – e penso che questa volta siamo giunti veramente al limite della sopportazione”. Entrando nel dettaglio arrivano le conferme: la Supercoppa non si giocherà a Perugia: “Una motivazione assurda ed incomprensibile. In effetti, eravamo già a buon punto con l’organizzazione della manifestazione, la quale, con il meglio della pallavolo in campo, avrebbe regalato a Perugia due giornate con un grandissimo pubblico e con grande visibilità per la città e la regione. Abbiamo però scoperto, perché ci è stato detto, che per il concerto della cantante Emma previsto al PalaEvangelisti per lunedì 26 settembre l’impianto sarà impegnato anche per l’intera giornata della domenica precedente per il montaggio del palco! Pensavamo fosse uno scherzo ed invece, per questo concerto è stato prenotato il Palasport dal 25 al 27 settembre e in nessun modo è stato possibile trovare una soluzione alternativa che potesse prevedere di ospitare entrambi gli eventi. E allora, dico oggi che se dobbiamo fare pallavolo in un pala-concerti invece che in un palasport, è meglio che pensiamo a trasferirci altrove, anche perché Firenze continua ad aspettarci, mettendo sul piatto un milione di euro. Ormai per quest’anno abbiamo iscritto la squadra a Perugia, ma è ovvio che queste situazioni si sommano a tutte le altre e al momento opportuno prenderò le mie decisioni senza farmi più condizionare”. Insomma, l’ipotesi di un trasferimento dall’Umbria ad altre destinazioni non sembra ancora campata in aria. Sirci ha poi parlato delle condizioni dell’asso serbo, che sarebbero più preoccupanti del previsto: “per un periodo che andrà come minino dalle quattro alle sei settimane e poi passeranno inevitabilmente altri giorni per riportarlo in forma. Il giocatore dovrà infatti essere operato a causa di quella che in gergo viene chiamata una frattura da stress. In pratica, ha avuto un indebolimento dell’osso tibiale dovuto al fatto che lui in questi anni tra gli impegni con la propria squadra di club e con la nazionale serba non si è mai fermato e questa è stata la conseguenza. L’intervento a questo punto è necessario, perché, pur trattandosi di una microfrattura, c’è il rischio che rimandandola poi non giochi più. L’ipotesi è quella che l’osso possa essere rinforzato con l’inserimento di una placca”. Insomma, una serie di problematiche di cui la Sir Safety, una delle candidate allo scudetto visto l’importante organico allestito, e soprattutto l’enorme sforzo economico per farlo, avrebbe fatto volentieri a meno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.