Sir Safety, Sirci: “Ad Assago per fare bella figura”

Dalla lunga sosta è uscita una Sir trasformata. Quella vista ieri infatti è soltanto una copia sbiadita della squadra che aveva in parte caratterizzato la prima parte della stagione: ricezione approssimativa, errori in serie al servizio e muro quasi inesistente. Contro la Calzedonia, squadra che incuteva timore alla vigilia, si è visto tutt’altro, vale a dire un gruppo unito, pronto ad aiutare il compagno in difficoltà. Ed è proprio così che si costruiscono le vittorie. Patron Gino Sirci è soddisfatto, ma predica prudenza per la final four del 6 ed il 7 febbraio: “Vincere? Non diciamo queste parola, vogliamo sicuramente fare bella figura. Il primo anno ci siamo riusciti alla grande e mi ricordo che tutti, dopo quella prestazione, hanno guardato Perugia con un ottica diversa. Vogliamo fare bene e quando la gente si diverte, al di là del risultato del campo, per noi è già una vittoria”. Si passa poi all’analisi della partita in se e per se: “Abbiamo visto una bella ricezione, fondamentale per andare poi ad attaccare. Si è vista una squadra più attenta e forte in questo fondamentale, che ci ha portato poi nel 2016. Questa è farina del sacco dell’allenatore oltre che del lavoro dei giocatori. Con una ricezione del genere credo che possiamo avere delle garanzie differenti”. Il trionfo contro Verona potrebbe comportare una svolta anche sul piano psicologico: “Abbiamo bisogno di sbloccarsi – conclude il presidente – e di capire un po’ tutti che possiamo guardare negli occhi qualsiasi avversario. Questa squadra, per quello che è costato e per come è amata non solo a Perugia ma anche altrove, di poter ambire a posizioni migliori e di vincere delle partite più importanti rispetto a quelle disputate fino ad ora”. Soddisfatto anche coach Boban Kovac per gli evidenti progressi mostrati dai suoi: “Sì, proprio una bella vittoria. Abbiamo messo fin dall’inizio sotto pressione Verona in ogni fondamentale e questa è una cosa bella, molto buona, segno che il lavoro ha iniziato a pagare. Tre nostri giocatori erano molto stanchi, questa cosa però in campo non si è vista e abbiamo dimostrato che in questo momento siamo una delle migliori squadre in Italia”. Kovac fa poi sfoggio di modestia su quanto si è visto specie in ricezione: “Io cerco di fare al meglio il mio lavoro e per fortuna è andata molto bene. Questo deve essere il mio modo di giocare, cioè una difesa attenta per poi contrattaccare e una battuta efficace”. Sul futuro: “Quando arriva una squadra forte vedremo, ogni partita fa storia a se e cercherò di mettere nelle migliori condizioni i ragazzi di rendere al meglio anche contro questi avversari”. Chiosa finale sulla final four: “Ho accettato questo incarico proprio perché questa è una squadra di alto livello. La strada è lunga, abbiamo la qualità ma dobbiamo dimostrarla sempre, in allenamento e in campo”. Chiude Simone Buti, il capitano: “E’ stata una bella partita, giocata bene. Verona è una buonissima squadra, ma noi siamo stati bravi a migliorare anche sull’atteggiamento partendo carichi e si vedeva sin dal primo set che volevamo questa vittoria e ci siamo riusciti. Adesso dimentichiamo tutto e pensiamo alla prossima partita”. Buti ha poi spiegato il segreto di questa metamorfosi: “Abbiamo lavorato tanto facendosi un discreto “mazzo”, la sosta ci ha agevolato perché ci ha consentito di conoscerci meglio visto che ci siamo ritrovati a due giorni dall’inizio del campionato. L’importante è essere a Milano perché era un nostro obbiettivo primario”. Chiusa la parentesi Coppa Italia si torna a pensare alla Superlega. C’è infatti una “remuntada” da compiere in classifica e per poter alimentarla nel migliore dei modi bisogna battere Milano domenica sempre al Palaevangelisti. Si gioca alle ore 17 per esigenze televisive.

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