Sir Safety, Sirci è un fiume in piena: “Sulla questione Palaevangelisti non è accaduto nulla”
Gino Sirci è un fiume in piena. Il presidentissimo della Sir Conad Safety Perugia in questi ultimi mesi sperava che qualcosa si muovesse riguardo all’oramai annosa questione relativa al Palaevangelisti, ma evidentemente non è stato così. Ed è per questo che stamane ha voluto fornire la sua versione in una conferenza stampa convocata al Palaevangelisti. “Tante persone mi fermano per strada – ha così esordito Sirci – e mi chiedono lumi su questa situazione. Ad oggi posso dire che non è accaduto nulla e tutto è praticamente rimasto quello che era. Si è tentato di far qualcosa, ma molto è stato fatto dal sottoscritto”. Ad amareggiare il numero uno dei Block Devils è l’apparente disinteresse da parte degli enti preposti: “Il grande progetto sportivo sembra che non importi assolutamente alle istituzioni. ci sono 120 sponsor, ma non ci sono altri che capiscano la situazione. Questo è molto brutto perchè con un pubblico come questo è roba sprecata. Vorremmo creare una regione e una città migliore. L’Umbria vuole vincere e fino adesso non è mai accaduto”. L’inizio della querelle risale al giugno 2016: “Abbiamo richiesto una sala ospitality e una sala stampa, oltre che dei bagni decenti. Così come gli spogliatoi, che attualmente non sono igenici. Quello che è stato fatto come detto è stato fatto dal sottoscritto: la quarta tribuna, il tabellone elettronico e la pressa della palestra”. Nel dettaglio, secondo Sirci, i fatti si sono svolti nel modo seguente: “Il Comune dice che non ha soldi. Vado dalla Marini e le chiedo di darci una mano, perchè lo sport rappresenta il pensiero di almeno due giorni settimanali. Lei risponde che ci avrebbe dato quanto ci serve, e cioè 600000 euro. Il Comune però deve metterne altrettanti. Ci siamo incontrati con l’assessore Prisco, il sindaco, il presidente del consiglio regionale Paparelli. C’era anche la RPA, che si è offerta di stilare un progetto di restauro. Ne è uscito uno esecutivo, consegnato nelle mani della dottoressa Moretti e del Comune. Siamo a luglio 2016”. Gli esiti sono stati assai poco confortanti: “Dopo questo incontro non è stato fatto nulla. Abbiamo pagato tutto di tasca nostra: 2500 euro per la pressa, 25000 euro per i seggiolini, mentre la tribuna provvisoria, in attesa di quella retrattile, ci è costata altri 14000 euro. Infine le tende non erano a norma e i vigili del fuoco le hanno spiccate. Quelle nuove ci sono costate 10000 euro e verranno montate nel corso della prossima settimana”. A confortare Sirci è stata la vicinanza degli sponsor, Conad in testa: “E’ intervenuto anche il direttore generale Toppetti per cercare di calmare le acque e mi ha detto di essere amareggiato e depresso per non essere riuscito a migliorare questo palazzetto come promesso. Io poi chiamo la Marini che mi risponde che a fine novembre Paparelli avrebbe sollecitato il Comune a consegnare il progetto. Quest’ultimo però lo voleva modificare. Ma a cosa serve fare questo? Di tempo non ce n’è. L’unica cosa che è stata iniziata a fare è la sala ospitality, che nell’ultima partita di Champions è stata messa in un buco dal vicepresidente Sensi, ma è tutto in alto mare”. Il futuro, soprattutto quello immediato, non sembra dei più rosei: “Se questi 300000 euro non arrivano entro fine anno è un grosso problema. Qui non si decide nulla. Se questo progetto non viene realizzato è un danno per tutti. Si continuerà ad essere rappresentati da una casa che non è più tale. Perugia vuole vincere, ma non ha una casa. I perugini la meritano per questa grande squadra che hanno, in modo da poter diventare una grande regione sportiva”. Dal Comune attualmente nessuna versione ufficiale: “Ad oggi nessuno ci ha detto nulla. La loro bandiera è il DNF, dolce far niente”. Al momento è esclusa la possibilità di trasferirsi in altre sedi: “Oramai finiremo qui la stagione, poi vediamo. E’ chiaro che siamo stati ingannati. Questa squadra la si vuole mandare via. Cosa mi aspetto? Niente, meglio pensare al presente”. Si è persino balenata la possibilità di costruire un nuovo impianto, ma senza seguito: “Certo che ci abbiamo pensato, ma servono 8-10 mila euro, compresi i parcheggi. Con 1 o 2 renderesti il Palaevangelisti bellissimo. E’ chiaro però che una società deve pensare principalmente a costruire la squadra”. Si passa finalmente a parlare di volley giocato. Domani i Block Devils esordiranno nella fase a gironi della Champions ad Ankara: “Ci affidiamo al buon Lorenzo Bernardi, che conosce bene l’ambiente. Speriamo di rendere orgogliosi i nostri tifosi e tutta la regione”. Nei giorni scorsi sono circolate delle voci su una possibile candidatura alla fase finale della massima competizione europea da parte della società perugina, confermate direttamente da Sirci: “Ci candideremo e vogliamo Roma come sede. Poi dipende dalle decisioni della Cev. E’ un discorso concreto – conclude il presidente – perchè pensiamo di poter fare bella figura”.