Sir Safety, Zaytsev si presenta: “Darò tutto per portare in alto questa squadra”
Già trenta minuti prima delle 16:30, ora in cui era fissata la conferenza stampa di presentazione di quello che all’unanimità viene visto come il colpo di mercato dell’anno, l’attesa era a dir poco spasmodica. Erano in duecento, forse più, i tifosi in assoluto delirio ad attendere Ivan Zaytsev, il fortissimo schiacciatore ex Macerata e Dinamo Mosca e che a breve prenderà parte con la nazionale azzurra a World League e Olimpiadi, pronto a pronunciare le sue prime parole da Block Devils. Alla conferenza, allestita per l’occasione su un palco sistemato all’interno del Quasar Village, era presente tutta la dirigenza al completo e gli sponsor, che hanno recitato un ruolo di primissimo piano affichè la trattativa andasse a buon fine. A tal proposito il primo a prendere la parola è stato Danilo Toppetti, direttore generale di Conad: “Mi fa molto piacere tutto questo entusiasmo. Vedo in Sirci la volontà di portare a Perugia un grande spettacolo e ho fatto di tutto, come sponsor, che questo raggiungesse livelli altissimi. Il nostro presidente è riuscito a fare qualcosa di fantascientifico, coinvolgendoci e svenandoci. Sia ben chiaro che i giocatori devono vincere tutti insieme, dobbiamo avere una squadra che voglia raggiungere il suo intento. Inoltre abbiamo il miglior pubblico d’Italia, che fa venire la pelle d’oca. Auguro naturalmente ad Ivan di riuscire a realizzare un campionato soddisfacente per tutti”. È poi il turno del regista dell’operazione, Goran Vujevic, che insieme allo Zar ha anche giocato ai tempi della vecchia RPA: “Ho conosciuto Ivan a Perugia ed eravamo persino compagni di stanza. Sono molto felice del suo ritorno, perchè ha subito sposato il nostro progetto nonostante il cambio di ruolo. Lo ringraziamo e crediamo tanto in lui, speriamo ci dia quel qualcosa in più che ci è mancato in questi anni”. A fargli eco Benedetto Rizzuto, direttore generale: “Al di là dell’aspetto tecnico a colpirci è stata la sua disponibilità, oltre alla sua grande voglia di vincere”. E venne finalmente il turno di Ivan il Terribile, che ha avuto il suo bel da fare per cercare si interrompere i cori che i tifosi entusiasti gli hanno riservato: “Cosa posso dirvi, è uno spettacolo guardarvi tutti negli occhi. Come uomo e come atleta il vostro entusiasmo mi dà la spinta per dare tutto quello che ho, forse di più. Posso dire di avere più voglia di vincere di voi, che ci mettete tanto cuore. Non potevo che essere carico per questa nuova avventura, che segna un po’ un mio ritorno alle origini”. Zaytsev avrà dei compagni di squadra niente male: “Farò di tutto per far correre De Cecco il meno possibile e per aiutare Atanasijevic a mettere giù i palloni. Credo che verrà fuori una squadra divertente e spero di essere quel qualcosa in più per arrivare dove non siamo ancora arrivati”. Non è tuttavia ancora tempo di promesse: “Due anni fa mi sono sbilanciato arrivato a Macerata ed è finita male. La cosa che posso promettere è che darò più del massimo per arrivare ai traguardi che ambiente e società meritano”. Sul piano personale il buon Ivan conosce bene le insidie che la stagione può nascondere: “In questo momento mi sento talmente carico che scalerei l’Everest istantaneamente. È ovvio che ci saranno delle difficoltà da superare e un equilibrio da trovare. È un campionato che sta acquisendo sempre più competitività, ecctto qualche squadra russa”. Sugli obbiettivi lo Zar inizialmente scherza, ma poi ritorna serio e combattivo: “Chi vince la supercoppa generalmente finisce la stagione in bianco, ma nel nostro caso non sarebbe male iniziare proprio da quella. Cerco strada facendo di pormi degli obbiettivi maggiori, dopo due anni un po’ bruttini a Mosca. È fantastico essere cercato da Perugia ed essere tifato e rispettato per quanto fatto. Spero che gli applausi saranno più forti alla fine, perchè vorrà dire che gli avrò datto quanto si aspettano da me e dalla squadra”. Con Boban Kovac ci sono già stati dei contatti: “Ci ho parlato mentre ero in Qatar – precisa lo Zar, originario di spoleto ma di chiare origini russe – ed e stata una chiacchierata lunga costruttiva e stimolante, che mi ha dato la forza di condividere il progetto tecnico e focalizzare quelli che sono gli aspetti da migliorare”. Non poteva mancare infine Gino Sirci, sopraggiunto verso le 17:30 al centro commerciale perchè bloccato da impegni personali: “Forse noi non ci aspettavamo un colpo cosi macroscopico e soltanto ora ci rendiamo conto di quello che noi abbiamo fatto. Speriamo di farlo ancora di più alla fine. Ho conosciuto Ivan a Mosca, in occasione del ritorno della benedetta Coppa Cev, e mi è parso un ragazzo a modo, educato, come quello della porta accanto. Sua moglie è una grande donna, adatta a completarlo. Da lì è nato un discorso che è andato avanti nel tempo. Speriamo di vederci su questa piazza tra nove dieci mesi con sorrisi più larghi”. Le aspettative sono innalzate a livello esponenziale, come è stato possibile riscontrare, e la medicina giusta per ottenere quei successi inseguiti da due tre anni non può che essere la seguente: lavorare, lavorare, lavorare.