Ternana Celebrity, il ritorno di Damiano Basile: “Sarà una nuova grande sfida”
Quando restare lontano da casa è impossibile. Soltanto poche settimane fa Damiano Basile (foto Pagliaricci) aveva annunciato l’addio dalla Ternana Femminile non sentendosi di far parte del nuovo progetto, ma negli ultimi giorni qualcosa è cambiato. Il dirigente, indiscutibilmente un’icona del calcio a 5 nostrano, non ha saputo dire di no alla chiamata del patron Bevilacqua ed ecco dunque il ritorno in società come direttore sportivo. Per i tifosi una vera boccata di ossigeno dopo l’addio sofferto di alcune giocatrici protagoniste dello scudetto conquistato lo scorso anno. Sulla pagina ufficiale una lunga intervista allo stesso Basile che riportiamo integralmente.
Bentornato Direttore, insomma senza Ternana Femminile non si può proprio stare?
“Non posso nascondere che nei dieci giorni in cui ho lasciato il mio posto non mi sentivo a mio agio, dopo qualche giorno ho iniziato a realizzare che una nuova sfida potesse essere ciò che veramente cercavo più di un ulteriore scudetto o di una coppa. Ringrazio il Presidente Bevilacqua per avermi voluto fortemente.”
La vera sfida quindi è quella di rispondere a una nuova proprietà totalmente differente da quella di famiglia?
“Si esatto, mettermi a disposizione e misurarmi con una struttura dirigenziale che vedesse sopra di me due persone, di cui una proprietaria, è la vera sfida della mia carriera dirigenziale da Direttore. Certo ci ho messo un po’ a metabolizzare il fatto di essere alle dipendenze di qualcuno e dover rispettare per contratto degli obiettivi, ma quando l’ho capito parlando anche con il vecchio staff e Mister Luciano allora ho realizzato che questa era la mia vera sfida. Ringrazio il mister non solo per la stagione fatta, ma anche per questo. Poi Alessandro Arpinelli mi ha consigliato in quei giorni di pensare e ponderare bene tutto. È stato un faro.”
Ti è dispiaciuto per le numerose partenze?
“Si, ma il calcio è questo. Un gruppo che mi ha fatto raggiungere due finali in due anni non lo dimenticherò mai, ma ho capito la loro voglia di cambiare aria e di non voler fare un salto nel buio con una nuova proprietà. La vendita della società ha fatto perdere un tempo fisiologico e spesso il tempo in fase di mercato è determinante. Adesso però ci saranno altre attrici e altri attori, la cosa importante è questa maglia e vincere come da sette anni a questa parte è stato. Colori e vittorie, perché se è vero che il passato conta, è anche vero che nel calcio il futuro è presente.”
Il futuro è già adesso quindi?
“Per forza, siamo a inizio agosto e mi ritrovo a dover costruire la Ternana Femminile che da qui a venti giorni si radunerà per il ritiro. Ho fiducia, ma i miracoli li ha fatti solo una persona nella storia e i 33 anni io li ho passati da un pezzo.”
Quindi non sarà una grande Ternana Femminile?
“La Ternana Femminile è e sarà sempre grande, perché nel suo DNA ha la vittoria, su questo non c’è dubbio. Sicuramente mi sto muovendo in fretta perché chi verrà in rossoverde dovrà farlo scegliendo di pancia senza troppi ripensamenti per amore e voglia di venire a Terni. Questa sarà la cartina di torna sole per capire chi è veramente adatto al nuovo ciclo che si sta per aprire.”
Un sogno di mercato?
“Non ho sogni, quello che avevo già è stato realizzato.”
Lavorare a trecento sessanta gradi sulla rosa significa anche settore giovanile?
“Certamente, con Matteo (Pragliola nda) viviamo e pensiamo in simbiosi sul progetto giovanili, stiamo lavorando su tre nomi per puntare al primo scudetto Juniores della nostra storia dopo la finale dello scorso anno. Il Presidente Bevilacqua ci tiene moltissimo e ce ne ha dato mandato fin da subito. Oltre ovviamente alla riconferma di tutta la rosa vice campione d’Italia, spero nella prossima settimana di chiudere tutti e tre gli obiettivi di mercato insieme a Matteo.”
Buon lavoro o in bocca al lupo?
“Abbiamo bisogno di entrambe, perché il tempo è poco e il lavoro tanto. Per fortuna siamo a Terni e non mi mette paura nulla perché infondo siamo abituati alle sfide impossibili e le abbiamo sempre vinte anche quando ci davano per morti, vedi l’inizio della stagione scorsa dove iniziammo tra le proteste di molti e finimmo tra gli applausi di tutti.”