Ternana, Ranucci: “Siamo arrivati al closing prima del previsto”
L’era Longarini a Terni si è chiusa definitivamente. In giornata è stato completato il passaggio delle quote in mano ad Unicusano, il gruppo che ha in pratica salvato la Ternana Calcio da un sicuro fallimento dopo l’annuncio del disimpegno da parte della famiglia marchigiano – laziale.
A confermare il tutto è il presidente Stefano Ranucci al Corriere dello Sport. Manca solo l’ufficialità, ma oramai è tutto fatto: “In questi casi la cautela non è mai troppa, ma possiamo dire che domani (oggi, ndr) con tutta probabilità avverrà il closing con l’acquisizione definitiva delle quote della società da parte dell’Unicusano. Siamo arrivati prima del previsto alla conclusione di questo iter, che sembrava molto lungo ma che siamo riusciti ad anticipare grazie a un lavoro incessante e alla disponibilità della parte venditrice, la famiglia Longarini e dell’avvocato Proietti. Alle 14.30 ci incontreremo per concludere l’operazione”.
Si attende un deciso passo in avanti anche sul piano dei risultati di squadra: “Fuori dal rettangolo verde abbiamo dato tutto: questa è la ciliegina sulla torta. Il closing è un ulteriore elemento per dare solidità allo staff e alla squadra, che comunque sta offrendo buone prestazione. Sabato, a Foggia, giocheremo su un campo diffcilissimo che, però, già nella precedente esperienza calcistica dell’Unicusano ci ha portato fortuna”.
Un pensiero anche sulla Nazionale non qualificata ai mondiali: “Sono uscito dallo stadio con un grande dispiacere, perché è andata sprecata un’opportunità. Questa eliminazione avrà ripercussioni, anche economiche, per tutto il calcio italiano. È stato un peccato vedere il nostro capitano in lacrime e vedere la delusione del pubblico di San Siro. Tuttavia, portare allo stadio 74mila persone non è una cosa semplice e questo testimonia che il prodotto calcio in Italia funziona e che ora non bisogna distruggere tutto ma ricompattarsi, perché in questi anni la Federazione ha fatto anche cose positive, a partire dall’introduzione del Var”.
Da dove ripartire? “Probabilmente, contro la Svezia il Var avrebbe cambiato la storia della partita per quel fallo in area su Parolo dopo 8 minuti. Il calcio è fatto di episodi e ora ci ritroviamo a parlare di una grossa delusione: non essere ai Mondiali rappresenta sicuramente un problema, ma è anche un punto zero per ripartire e per fare ancora meglio. Ma senza distruggere. Condivido quanto ha dichiarato Buffon: ancora una volta, come già successo dopo altre batoste, il calcio italiano saprà rialzarsi subito”.