Caos tamponi in Umbria, code nelle farmacie e servizi in tilt. Tensione a Terni in via Bramante

E’ caos tamponi in Umbria con tanti cittadini che non riescono a prenotare il test. Accanto alle code chilometriche in farmacia anche il sistema pubblico di sorveglianza anti-Covid è in grande difficoltà. Colpa della crescita rapida dei contagi ma anche di una organizzazione inadeguata che sta creando forti disagi in tutta la regione. Da diversi giorni riceviamo segnalazioni che denunciano il malfunzionamento  delle prenotazioni dei tamponi. Tempi troppo lunghi per i pazienti con sintomi sospetti , pochi i centri tamponi e tracciamento a rischio. Con numerose persone in attesa per diverse ore. Non va meglio alle postazioni riservate alle scuole con centinaia di studenti costretti ad armarsi di pazienza per ottenere il test. Caos tamponi a Terni, in via Bramante, dove la fila è lunghissima tanto che è dovuta intervenire anche la polizia locale per evitare problemi di congestione nel traffico. Persone invitate a ritornare dopo qualche ora, utenti inferociti perché saltano puntualmente gli appuntamenti concordati con proteste contro il sistema sanitario regionale. ” Quello che sta succedendo a Terni è semplicemente intollerabile, cittadini trattati come bestie”, denunciano i consiglieri comunali del M5S. A loro pare, molto è dovuto alla carenza di personale. “Una situazione – affermano i grillini ternani – ampiamente prevedibile di fronte alla quale la Regione ha pensato bene di dimezzare il personale per il tracciamento”. Proprio per rispetto della sofferenza di tante persone hanno deciso di rifiutare l’invito al Capodanno Rai in Ast, un evento ” che oltretutto vede un elevato impiego di denaro pubblico”. Bambini e anziani, spiegano i grillini ternani, ” devono attendere in macchina per cinque o  sei ore se va bene senza alcun servizio o assistenza”. La richiesta del M5S al sindaco di Terni – accusato di essere “totalmente assente” – è quella di far ” immediatamente raddoppiare il numero degli operatori entro le prossime ore”. Così concludono i consiglieri di opposizione:” Mentre l’assessore veneto alla sanità umbra consiglia ai cittadini che risultano positivi ‘ di fare da soli’, per la gioia del privato, l’anarchia diventa legge e di fronte a tutto questo il primo responsabile della salute dei ternani tace”.