Coronavirus, più tamponi in Umbria. Estendere lo screening e test , la Regione ci pensa.
L ‘ incremento delle ultime ore , i casi dell’Ospedale di Città di Castello e i contagi che si sono registrati in tanti comuni dell’Umbria , stanno cambiando lo scenario dell’emergenza sanitaria anche nella nostra regione. In questa ottica di aumento dei casi di coronavirus , la direzione regionale della sanità sta pensando seriamente di estendere lo screening e i test per individuare i positivi. Più tamponi e in tempi brevi, l ‘ obiettivo è quello di individuare i positivi asintomatici. Non tanto sulla falsariga di quanto già accaduto in Veneto, piuttosto una via di mezzo che tenga conto in particolare delle persone fragili. L ‘ idea del tampone a tappeto del Veneto , per ora, non è considerata in Umbria necessaria. Anche perchè , nella maggior parte dei casi, negli asintomatici il test risulta negativo. Ma non sempre: a Vò Euganeo, dove tutti i 3.300 abitanti lo hanno fatto, si sono trovate 66 persone prive di sintomi ma positive. L ‘assessore Coletto, veneto, starebbe pensando a qualcosa di diverso: l ‘idea è quella di una serie di controlli mirati. Nel frattempo si lavora sulla “riconversione” dell’ospedale di Pantalla che diventerà il riferimento regionale per l’emergenza coronavirus. Nella struttura della media valle del Tevere sono stati liberati tutti i posti letto dell’area di degenza da riconvertire in malattie infettive ed è stato individuato il personale. Sedici posti letto in camere singole che , in caso di necessità, possono essere riconvertite in due posti letto per stanza. Un’area attrezzata con due posti letto di subintensiva estensibile a un totale di 8 posti letto. Il personale individuato ha iniziato un specifica attività di formazione presso il reparto di malattie infettive di Perugia per la condivisione di protocolli e procedure. Si lavora anche sul versante delle terapie intensive, attualmente in Umbria i posti letto sono 69. L ‘obiettivo è quello di arrivare in pochissimo tempo a più di 100, con un incremento di 35 nuovi posti letto da aggiungere a quelli esistenti. In questo caso l ‘intervento viene realizzato esclusivamente negli ospedali della rete dell’emergenza ( Perugia, Terni, Città di Castello, Gubbio, Foligno, Orvieto, Spoleto). E’ una corsa contro il tempo perchè il trend cresce e molti pazienti hanno necessità di un supporto respiratorio.