Covid, lenta discesa Perugia e rapida risalita Terni. Contagi: oltre 200 al giorno, scende l’età

La diffusione del Covid è in ” lenta discesa” in Provincia di Perugia mentre risulta in “rapida risalita” nel ternano. E’ il quadro fatto dall’assessore alla Sanità della Regione Umbria, Luca Coletto. Lo stesso Coletto ha definito “consolidato e certificato” il dato in discesa della provincia di Perugia. ” La discesa è lenta – ha spiegato l’assessore – perché in particolare la variante inglese si è dimostrata molto più infettiva di quella originaria. Assistiamo, invece, a una rapida risalita delle infezioni nel ternano”. Due sono i dati emersi oggi dalla conferenza stampa: la curva epidemica in Umbria resta ancora alta, con oltre 200 casi al giorno e l’Rt resta appena sotto 1 (0,96). Si registra, inoltre, una concreta crescita dei guariti rispetto ai nuovi contagi che fa diminuire il numero degli attualmente positivi. Si può dire che oggi l’Umbria presenta un quadro eterogeneo: l’Alto Tevere registra ancora una incidenza consistente, lo stesso vale per il territorio Assisi-Bastia, così come l’Orvietano che presenta elementi di preoccupazione. La novità arriva da Terni dove, dopo settimane stabili e in forte diminuzione, il virus è tornata prepotentemente a circolare. C’è poi una conferma sull’età dei nuovi casi:  le fasce 0-2 e 3-5 nell’ultima settimana hanno registrato un incremento e presentano una incidenza superiore ai 200 casi ogni 100 mila abitanti. Purtroppo i ricoveri sono ancora tanti e fanno fatica a scendere; i decessi oscillano fra i 5 e 10 casi al giorno. Nel frattempo arrivano conferme sulle prossime decisioni del governo. La settimana di Pasqua sarà blindata, più o meno come era accaduto per le festività natalizie. Obiettivo è mantenere il sistema delle fasce, aggiungendo alcune restrizioni di carattere nazionale . Viene confermato il criterio dei 250 casi su 100 mila abitanti che farà scattare i lockdown locali. Sui fine settimana, dopo la richiesta del Comitato tecnico scientifico di limitare gli spostamenti e i contatti tra i cittadini, il governo ci sta riflettendo anche se la scelta rimane politica. Quello che , invece, sembra certo è che da sabato 3 aprile a lunedì 5 aprile saranno previsti divieti mirati : limitati gli spostamenti, non saranno consentiti pranzi, incontri con più persone non conviventi. E non è escluso, così come avvenuto a Natale, che si decida di chiudere bar e ristoranti.