Diktat di Salvini a Melasecche ma l’assessore è “oberato di lavoro”. C’è chi invoca “fair-play”.
Non vuole cedere su nulla Enrico Melasecche, assessore regionale ai trasporti, nominato dalla Presidente Donatella Tesei all’indomani delle elezioni. Salvini è tornato alla carica pressando la Tesei: o Melasecche si dimette da consigliere oppure la Presidente dovrebbe revocargli la delega da assessore. Messaggio che la governatrice ha trasmesso immediatamente al suo membro di giunta. La prima impressione – così raccontano alcuni leghisti – è che il lungo faccia a faccia tra i due non sia stato, per dirla in metafora, una passeggiata tra i campi di grano. Il confronto è molto difficile, il realismo di Melasecche ha raffreddato le aspettative della Tesei. Nel confidenziale tete-à-tete la Presidente gli ha detto che a qualcosa dovrà pur rinunciare. Perchè il segretario regionale Virginio Caparvi e il deputato Augusto Marchetti , entrambi sponsor della prima dei non eletti Manuela Puletti, non si rassegnano e non accettano nessun compromesso al ribasso. La Lega dell’Umbria non intende fare una figuraccia davanti ai propri elettori pur sapendo che l’assessore ternano assimila molto male i diktat. Se c’ è una cosa che non sopporta e tollera è quella degli ultimatum, li vive come una vera rappresaglia. ” Chi ha maggiore visione in questo momento – consiglia un veterano del centrodestra – deve portare tutti ad avere lungimiranza”. Il convincimento di alcuni leader leghisti è che Melasecche sia rimasto solo, al massimo può contare sul sostegno del Sindaco di Terni Latini. Chi sta alla finestra a guardare è l’altro leghista ternano Daniele Carissimi, eletto in Consiglio regionale con 3.832 preferenze, avvocato esperto in diritto ambientale. Per lui non c’è stato nessun incarico particolare, è semplicemente membro della commissione permanente. Tra lui e Melasecche non corre buon sangue, l’assessore ha un temperamento passionale e focoso, Carissimi sembra , invece, un manuale di bon ton. Certo se Melasecche decidesse di lasciare Palazzo Donini le possibilità di entrare in giunta regionale per Carissimi sarebbero tante. Insomma tra Melasecche e Carissimi è in atto una vera competizione con l’avvocato ternano che invoca l’importanza del ” fair-play” . La sensazione però è che Enrico Melasecche non intende cedere nulla, dovrà essere la Tesei a fare un atto di forza. Tentare di dissuaderlo è impossibile o inutile, toglierlo in maniera unilaterale dalla giunta è poco conveniente. ” Lo sconsiglio perchè Enrico arrabbiato in Consiglio regionale rappresenterebbe un problemone per la maggioranza, è l’unico del gruppo capace di mettere veramente i bastoni tra le ruote della Tesei “, confessa un ternano che lo conosce bene. Insomma la situazione si è aggrovigliata assai, ogni giorno che passa si ingarbuglia di più. A chi prova ad avvicinarlo Melasecche risponde che lui è talmente “oberato di lavoro” che non può perdere tempo dietro al disordine politico di qualcuno. Per lui qualcuno ha bisogno di rinfrescare la memoria e di schiarirsi le idee tanto , malgrado una buona età, non corre rischi di logoramento.