Fase di stallo e incertezze sul piano industriale Ast: proclamato stato di agitazione
Si apre lo stato di agitazione, a partire da oggi, per i lavoratori di Acciai Speciali Terni e Tubificio. A proclamarlo sono le segreterie territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic e Ugl metalmeccanici al termine del ciclo di assemblee in fabbrica tenute con i lavoratori per fare il punto sullo stato di accordo di programma e del piano industriale. Nella Rsu di gruppo prevista venerdì verrà definito il dettaglio delle iniziative. In una nota le cinque sigle sindacali sottolineano “l’ennesima fase di stallo registrata nell’ultimo incontro al ministero (Mimt) del 9 ottobre”, insieme “all’indisponibilità dell’azienda di discutere un piano industriale sganciato dallo stesso accordo di programma”. I lavoratori e le lavoratrici, spiegano i sindacati, ” da oltre due anni con senso di responsabilità hanno reso sostenibile la lunga fase di incertezza che ha anche determinato un cambio sull’organizzazione del lavoro modificando tempi, carichi, ritmi e rapporti con alcuni livelli dirigenziali controproducenti nel confronto con i lavoratori. Non viene riconosciuto il sapere dei lavoratori e per questo viene meno il senso di appartenenza. Tutto questo contribuisce all’aumento del malcontento generale”. I sindacati di categoria sottolineano poi ” lo stato di indebolimento in termini salariali e occupazionali delle ditte dell’indotto che invece sono strategiche per i livelli qualitativi, produttivi, di manutenzioni e servizi dello stabilimento”. Per Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl metalmeccanici ” serve un cambio di passo”, oltre al fatto che “oggi abbiamo la necessità non solo di sapere se gli investimenti sono confermati, ma anche un cronoprogramma per la sua realizzazione, anche per definire le relative ricadute sul piano sociale e ambientale”.