Gli amici dei due adolescenti morti hanno incastrato Romboli. Il Vescovo: ” Adulti cattivi maestri”.
Sono stati bravi malgrado il forte dolore. Hanno collaborato con i Carabinieri, li hanno indirizzati sulla strada giusta e fornito l’identikit dell’assassino. Sono stati precisi nel ricostruire la sagoma facciale, la forma degli occhi e del naso, la capigliatura dell’uomo che aveva venduto sicuramente metadone , forse anche altro, a Gianluca e Flavio, due ragazzi di 15 e 16 anni, trovati morti nel proprio letto nella stessa mattinata.” Ringrazio i giovani che ci hanno aiutato a restringere il campo di azione, e individuare immediatamente il responsabile “, ha detto questa mattina il Procuratore di Terni Alberto Liguori. Ragazzi sconvolti , profondamente turbati. Eppure ” ci hanno aiuto a capire, cosa avessero assunti i due loro amici”, confessa ancora Liguori. Da loro è sicuramente arrivato l’input decisivo, hanno dato un impulso forte alle indagini. Ascoltarli non è stato semplice, nemmeno per gente abituata a fare indagini drammatiche. Sono emersi aspetti delicati ma anche una conoscenza impressionante del mondo delle droghe. ” Sentire dire da loro che la codeina dà un colore violaceo, che il metadone è invece biancastro fa riflettere molto”, continua Alberto Liguori , apparso molto colpito da questa triste vicenda. Il Procuratore – magistrato determinato e intellettualmente onesto – si chiede però se lo Stato , inteso come apparato della sicurezza e giustizia, ” sia stato capace di fare fino in fondo il nostro dovere”. Considerazione sacrosanta ma che in pochi avrebbero fatto. Poi due riflessioni ancora significative: la prima sulla città, la seconda sulle responsabilità di essere genitori in un mondo così difficile. ” La città non va colpevolizzata, sono situazioni che avvengono dovunque. Semmai chiediamoci che cosa fanno i nostri ragazzi . Responsabilità genitoriali non ne vedo, sociali invece si”, sono le conclusioni del Procuratore Liguori. Alcuni amici di Gianluca e Flavio, nelle loro testimonianze, hanno confessato che altre volte Aldo Romboli avrebbe offerto ad alcuni ragazzi quella schifezza, ed era conosciuto dalla maggioranza di loro. ” I nostri giovani – ha detto il Vescovo di Terni Giuseppe Piemontese – hanno bisogno di protezione, sostegno e accompagnamento educativo verso la vita. Tante sono le chimere e gli agguati sottovalutati, dagli esiti pericolosi e a volte ahimè tragici. E’ tanta la superficialità con cui noi adulti, cattivi maestri, trattiamo materie che affidiamo a fragili mani in nome della libertà, il cui esito spesso inesorabilmente porta al baratro”.