Idrogeno verde, l’Umbria una delle cinque regioni scelte da Draghi
Cinque regioni italiane sono state individuate dal governo come siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. Le cinque regioni scelte da Mario Draghi sono: Piemonte, Friuli, Umbria, Basilicata e Puglia. ” Questa scelta contribuisce a stimolare la crescita e a creare occupazione”, così il premier Draghi alla firma dei protocolli avvenuta questa mattina a Palazzo Chigi. “Ci avviciniamo ai nostri obiettivi energetici e climatici”, ha aggiunto Draghi . Si tratta di un progetto importante nella attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e i protocolli di questa mattina rappresentano “progetti piloti”. Soddisfazione è stata espressa da molti livelli istituzionali e da diversi ministri del governo. ” Mi fa molto piacere che l’Umbria sia tra le cinque regioni ad aver firmato oggi il protocollo d’intesa che dà concreto avvio al percorso che porterà, in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, alla realizzazione dei distretti per la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse e limitrofe”, ha commentato la presidente della Regione, Donatella Tesei. Alla firma erano presenti i Ministri Maria Stella Gelmini, Roberto Cingolani ed i presidenti delle cinque regioni coinvolte. Le cinque regioni diventeranno, quindi, poli pilota a livello nazionale per la produzione dell’idrogeno. ” Tutto questo – ha aggiunta la Tesei – si incastona in un più ampio quadro regionale che prevede la messa a disposizione del sistema delle imprese umbre di energia verde”. L’Umbria, così come le altre regioni interessate, avvierà ora una serie di incontri con il ministro della Transizione ecologica che condurranno alla realizzazione dei progetti entro giugno 2026.