Il negoziato di Coletto per Terni, Irccs e Azienda unica con Perugia. Sul piatto il nuovo Ospedale.
E’ il segreto che Luca Coletto ha custodito più gelosamente, arrivando al Broletto. Non voleva né fughe di notizie, né le pressioni dai territori che ne sarebbero seguite. E’ rimasto chiuso nel suo ufficio con il suo uomo di fiducia, il direttore Claudio Dario. Di certo con la Presidente Tesei, soprattutto nelle ultime settimane, ha scambiato impressioni. Teme le resistenze dei Sindaci, le perplessità della parte più perugina dell’Università e i dubbi di una parte della sua stessa maggioranza. Ma la strada sembra tracciata, il negoziato è iniziato , per ora, con semplici incontri bilaterali. Ma per una operazione complessa e delicata come quella che ha in testa, serve un chiaro mandato politico. Per l’assessore regionale alla sanità è giunto il momento di fare una sola azienda ospedaliera tra Perugia e Terni, integrando le due strutture , evitando doppioni ormai insopportabili. Quando parla con i suoi più stretti collaboratori cita sempre i casi della cardiochirurgia e neurochirurgia, per non parlare delle tante strutture complesse di urologia. Conosce bene le difficoltà che ci sono , le diffidenze che in passato non hanno consentito di realizzarlo. I timori o i sospetti di molti amministratori ternani di essere ingannati ma anche lo scetticismo di numerosi colleghi di centrodestra. Per Coletto però il progetto va portato avanti, dovrà rappresentare l’elemento portante della riorganizzazione della rete ospedaliera. Per placare gli animi dei ternani – sempre molto diffidenti verso questa ipotesi – è pronto a mettere sul piatto due importanti progetti: la realizzazione del nuovo Ospedale e un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Lo stesso consigliere comunale di Terni, Sergio Armillei, della Lega, confessa di averne parlato più volte con Coletto. ” Sono contrario all’Azienda unica – ha dichiarato alcuni giorni fa Armillei – ma si potrebbe affrontare l’ipotesi di un istituto a carattere scientifico, come il San Raffaele di Milano. Possono avere fondi sia dal ministero che da privati “. Del resto già ai tempi di Mons. Vincenza Paglia si parlava di un’ Irccs a Terni, con il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Perugia che allora era rappresentata dal Rettore Francesco Bistoni. In questo caso andranno mitigati gli animi dei medici universitari di Perugia che , confessò Mons. Paglia , diversi anni fa si erano inalberati non poco. Ma a questo Coletto pensa di delegare l’attuale Rettore Maurizio Oliviero. L’altra “concessione” da mettere nel negoziato è la costruzione del nuovo Ospedale. ” E’ obbligatorio – ha detto oggi in conferenza stampa Coletto – pensare a una nuova costruzione, incastonata all’interno della programmazione per evitare di attendere tempi biblici come per l’Ospedale Narni-Amelia “. Un negoziato che richiede innanzitutto tanta forza di volontà, tranquillizzare gli interlocutori (ad iniziare dai Sindaci di Terni e Perugia) e sedare ogni forma di dissenso, a partire dai consiglieri regionali di maggioranza. Per questo la parola d’ordine di Coletto è ” acquietare gli animi”.