Inchiesta Terni, 4 mila euro per una pratica di ricongiungimento: scoperto un vero tariffario

Fruttava un compenso individuato secondo una sorta di vero e proprio tariffario che variava a seconda della pratica necessaria per ogni singolo straniero interessato. È quanto emerge dall’indagine della polizia di Stato di Terni che ha smantellato la presunta organizzazione che avrebbe favorito l’ingresso di stranieri in Italia attraverso il “ricongiungimento familiare”. Il pacchetto completo avrebbe avuto un costo che si aggirava intorno ai 4 mila euro con pagamenti, a volte con più soluzioni, anche attraverso bonifici, di frequente fatti dall’estero, in particolare dalla Francia. Anche questo è emerso dall’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia presso la Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone. Analizzando la posizione sul territorio nazionale dei diversi extracomunitari, è stato accertato che questi perlopiù richiedevano per la prima volta il soggiorno per asilo politico o il suo rinnovo, o per protezione sussidiaria, ovvero la trasformazione del permesso di soggiorno di cui erano titolari in quello di lungo periodo CE, attestando falsamente la loro posizione lavorativa attraverso documentazione inerente l’apertura di ditte individuali, oltre 100 partite Iva, la maggior parte delle quali per attività non specializzate di lavori edili o volantinaggio. Altre volte si trattava di rapporti di lavoro subordinato presso le stesse , spesso senza che allo straniero fosse versato alcun contributo. Nella maggior parte dei casi si trattava di autolavaggi o barbieri. Gli inquirenti hanno accertato che tali attività presentavano, di frequente, come sede legale la stessa residenza dello straniero e i sopralluoghi compiuti non hanno mai riscontrato alcuna ditta presente. Nelle numerose abitazioni interessate, perlopiù presenti a Terni, alcune nei comuni di Narni, Stroncone ed Arrone, anche se di pochi vani, figuravano residenti decine di extracomunitari. Dall’indagine è emerso che in una casa in pieno centro di Terni di soli 38 metri  quadri, in un periodo, sono risultati residenti formalmente 14 persone.