La Regione ammette: ” In Umbria 120 mila prestazioni bloccate”. Vanno riprogrammate le attività sospese.
Finalmente si ammette che le attività ordinarie negli Ospedali umbri, e non solo, sono di fatto bloccate. La conferma arriva dal massimo livello tecnico del Broletto, sede dell’assessorato alla sanità, cioè dal Direttore regionale della salute Claudio Dario. Del resto quello che sta avvenendo è sotto gli occhi di tutti, a cominciare dalle centinaia di pazienti in attesa di ricevere risposta. Il direttore Dario ha precisato che le urgenze e le prestazioni con priorità elevata, non hanno subito interruzioni mentre tutte le altre sono in corso di riprogrammazione. Ci sarebbe molto da dire su cosa si è inteso in questi mesi per urgenze e prestazioni prioritarie , ma proviamo a capire quali sono i numeri di questa lunga e interminabile sospensione delle attività ordinarie. Sarebbero 120.000 le prestazioni bloccate in Umbria dall’inizio della emergenza sanitaria. ” Adesso – ha detto il direttore regionale alla salute – valuteremo con le aziende sanitarie e ospedaliere come recuperare. L’assetto non potrà essere quello di prima e infatti stiamo lavorando su un ampliamento sia delle fasce orarie che dei giorni”. Precisazioni che confermano uno stato di incertezza visto che si parla ancora di valutazioni in corso con le aziende sanitarie e ospedaliere. L’auspicio è che si faccia in fretta per evitare ulteriori ritardi che i pazienti sono costretti a subire. Spesso in condizioni assai precarie.