L’evoluzione green di Bandecchi, guerra contro le polveri del trattamento scorie dell’Ast

Stefano Bandecchi fila dritto come un treno: i ternani non possono continuare a respirare le polveri e per questa Ast pianti 10 mila alberi contro lo smog. Non si tratta di una delle tante uscite del neosindaco ma di una vera e propria prescrizione firmata direttamente da Bandecchi e recepita nell’autorizzazione ambientale. Non è la sola direttiva contenuta nella nota inviata da palazzo Spada alla Regione: occorre anche un piano di spazzamento giornaliero di tutte le strade e aree della città  contigue alle Acciaierie. Non semplici inviti ma, in questo caso, veri e propri richiami all’osservanza delle norme ritenute necessarie per la tutela della salute dei ternani. E’ la prima volta che un sindaco di Terni ordina misure simili nei confronti di Ast. In passato nessuno si era permesso di assumere provvedimenti di questo tipo nei confronti di uno dei siti industriali tra i più impattanti d’Italia. E’ lo stesso assessore all’Ambiente, Mascia Aniello, a sottolineare la svolta di palazzo Spada. C’è, infine, una terza cosa che Bandecchi ritiene necessaria per fronteggiare il problema delle polveri causate dal trattamento delle scorie dell’Ast. “Occorre ampliare la rete dei controlli di Arpa collocando in città nuove centraline per monitorare in tempo reale la situazione”, ribadisce la nuova amministrazione comunale. Un Bandecchi green nessuno a Terni se lo aspettava.