Operazione Mailbox, tre arresti a Terni per traffico di cocaina: c’è anche un ristoratore
Sono tre le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Terni ed eseguite dalla Polizia nei confronti di altrettante persone ritenute, a vario titolo, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nell’ambito di una indagine della squadra Mobile che ha permesso di scoprire un giro di cocaina sulla “piazza” di terni da diverse migliaia di euro al mese. Gli arrestati sono due italiani di 50 e 35 anni e un albanese trentenne. Per un quarto italiano è stato invece disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’indagine, condotta dalla sezione Antidroga ternana, ha preso le mosse dall’arresto in flagranza, il 15 gennaio scorso, di un 35enne italiano trovato in possesso di 60 grammi di cocaina. Dall’analisi del suo traffico telefonico erano stati registrati “significativi” contatti con due italiani ora arrestati, uno dei quali gestore di fatto di un ristorante cittadino, entrambi già segnalati all’autorità giudiziaria per spaccio di droga. I successivi elementi investigativi raccolti hanno confermato che i due gestivano in effetti ” lucrosi affari ” attraverso la cessione di sostanziosi quantitativi di cocaina. I due – sempre secondo la polizia – erano riusciti a ritagliarsi una consistente clientela, anche nei ceti più elevati, completamente “fidelizzata”. In alcune occasioni addirittura il pagamento dello stupefacente non avveniva in contanti, ma i consumatori consegnavano direttamente la loro tessera bancomat con relativo pin allo spacciatore, che si recava fisicamente allo sportello bancario per prelevare le somme dovute. In altri casi, la droga veniva consegnata a domicilio, lasciando le dosi di cocaina nella cassetta della posta -per questo l’operazione è stata ribattezzata Maibox – oppure sul luogo di lavoro.