Primarie, l’elezione di Bocci un “esempio” nazionale: più mobilitazione e affluenza di regioni più grandi
PERUGIA – In un momento di difficoltà generale, parte dall’Umbria il rilancio del Pd e del centrosinistra. Lo slancio arrivato dall’affluenza delle primarie di domenica scorsa viene visto di ottimo occhio dal centrosinistra nazionale, che spera di bissare proprio il bagno di folla che ha consacrato Bocci in Umbria, quando a Roma si dovrà scegliere tra Zingaretti, Martina e il duo Giachetti – Ascani.
Intanto “il caso Umbria”, con i 20mila votanti alle primarie (più di quelle del Piemonte, votate la stessa domenica) finisce sotto i riflettori dei media nazionali. Se ne occupa Repubblica che nella sua edizione online parla proprio di “caso Umbria” e di “boom di votanti”.
“In controtendenza rispetto alle difficoltà che il Pd ha dappertutto – dice Giovanna Casadio – con polemiche senza fine e liti nelle primarie per eleggere i segretari regionali – basta pensare al “caso Sicilia” o al Piemonte – alle primarie di Bocci e Verini domenica scorsa sono andati a votare in ventimila tra simpatizzanti e militanti. Un affollato popolo, tenuto conto che agli ultimi gazebo erano stati 12.500.”Il più bel regalo di Natale per il Pd nazionale”, ha commentato Bocci. Ha ottenuto il 63% dei consensi, in voti assoluti più di 11 mila mentre Verini ne ha raccolti 7 mila”.