Prove d’intesa tra Pd e M5S, Terni è l’occasione per un nuovo dialogo tra Schlein e Conte
Il professor Jose Maria Kenny ha confermato, proprio ieri, la disponibilità a candidarsi a sindaco di Terni per il centrosinistra. ” Ho discusso con tutte le forze politiche di centrosinistra e di certo il Pd è il partito fondamentale; – ha detto il professor Kenny nel corso della conferenza stampa – lo scorso martedì si è svolta l’assemblea dei Dem durante la quale si è parlato bene della mia candidatura a sindaco. Se poi il Pd prenderà altre decisioni darò comunque il mio supporto. Ho apprezzato il comunicato di Articolo 1 e Sinistra italiana, ho avuto contatti anche con Alleanza degli innovatori mentre con il M5S non mi sono confrontato. Ora spetta ai partiti – ha concluso Jose Maria Kenny – trovare la quadra”. Così lo stimato professore universitario, ieri, ha presentato la sua candidatura, mettendosi a disposizione del Pd e dell’intero centrosinistra. Nello stesso tempo, però, annuncia di essere pronto a fare un passo indietro in presenza di un candidato capace di mettere insieme tutta la coalizione di centrosinistra. Una posizione che potrebbe aiutare i democratici ternani nel tentativo di allargare la coalizione anche al M5S. Un passaggio delicato visto il poco tempo a disposizione e la scelta già fatta dal Movimento 5 Stelle di candidare a sindaco il medico anestesista Claudio Fiorelli. A questo punto le soluzioni sono due: Kenny e Fiorelli fanno un passo indietro per favorire una terza candidatura che unisce tutte le forze politiche oppure i democratici ternani convergono sull’ipotesi sostenuta dai pentastellati. Impossibile ? Non del tutto, in politica mai dire mai. Il pragmatismo è spesso vincente. Lo stesso segretario regionale del Pd, Tommaso Bori, ieri, in una nota, ha rivolto un appello a “tutti i partiti, movimenti e forze civiche dell’Umbria e di Terni a lavorare per la costruzione di una soluzione condivisa, attraverso la sintesi delle nostre esperienze e dei nostri valori comuni”. Per Bori “in gioco c’è la dignità di un’intera città che viene calpestata ormai da cinque anni da una destra che smantella la sanità pubblica, taglia i servizi, nega i diritti, svilisce la cultura e la socialità, dimostrandosi, per altro, del tutto incapace di promuovere sviluppo e di difendere il lavoro”. Proprio per provare a costruire una coalizione larga e competitiva, martedì prossimo, a Terni, ci sarà un tavolo “d’incontro e confronto” tra tutte le forze politiche alternative al centrodestra. Secondo alcune voci, il “caso Terni” sarebbe già sul tavolo della neo segretaria Elly Schlein che sarebbe pronto a trovare una intesa con il leader pentastellato Giuseppe Conte. Tra la nuova segretaria del Partito democratico e il presidente del Movimento 5 Stelle potrebbe andare in scena la prima intesa “per un lavoro comune” .