Per il tribunale ternano il presidente della Lazio non diffamò Di Canio

TERNI – Il giudice del tribunale di Terni Angelo Matteo Socci ha assolto stamani, “perché il fatto non sussiste”, il presidente della Lazio Claudio Lotito dall’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex calciatore e ora allenatore Paolo Di Canio.
Il fatto risale 13 marzo 2011 quando, nel corso di un programma televisivo, Di Canio aveva definito spropositata la cifra pagata dalla società per il giocatore Mauro Zarate.
“Lei dice cose totalmente false… pensi a fare il giocatore e a non parlare di analisi economiche, visto che non è informato e non sa quello che dice…” erano state le frasi considerate diffamatorie nella risposta di Lotito.
Per il giudice, però, “si tratta di un dibattito televisivo dove le espressioni usate dal presidente della Lazio sono rimaste nella continenza espressiva” e il contenuto “non risulta offensivo poiché parla oggettivamente di analisi economiche e ribadisce che le stesse non sono di pertinenza dei giocatori”.

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