Terni, malati psichiatrici: la Usl 2 dimezza la retta. Famiglie sempre più sole
Ancora tagli alla sanità, ancora famiglie costrette a mettere mano al proprio portafoglio. Questa volta nel mirino dei tagli sono finiti i malati psichiatrici ricoverati nelle strutture sanitarie. Fino a poco a poche settimane fa le rette mensili erano a carico del Servizio sanitario. Ma dallo scorso agosto il Distretto di Terni ha annunciato una spiacevole novità: la retta mensile non sarà più a carico per intero della Usl 2, ma solo in parte. Nel Distretto di Terni sarebbero più di 150 i pazienti psichiatrici interessati. La conferma è arrivata pochi giorni fa dalla stessa Regione, durante una seduta dell’Assemblea legislativa di Palazzo Cesaroni. ” I livelli essenziali di assistenza (Lea) – ha detto la giunta regionale – stabiliscono che siano interamente a carico del Ssn i trattamenti erogati nelle strutture residenziali psichiatriche, terapeutico, riabilitative ad alta intensità ed estensive o in quelle semi residenziali, mentre per le strutture socio riabilitative con personale per fasce orarie è previsto che sia a carico del Ssn il 40% del costo dei trattamenti erogati”. Così è arrivata alle famiglie dei pazienti una lettera con la quale si comunica la cifra. La Usl Umbria 2 coprirà le rette solo per il 40%, il resto sarà a carico delle famiglie o dei comuni, ammesso che questi ultimi abbiano la disponibilità. Ipotesi molto lontana e difficile, visto che i comuni già da anni non sono nelle condizioni di affrontare sostegni economici di questo tipo. Quindi, alla fine tutto si scaricherà nei bilanci delle famiglie. Tagli che interesseranno i “gruppi appartamento” e le “unità di convivenza”. ” Le strutture già autorizzate – ha precisato la giunta regionale dell’Umbria – devono adeguarsi ai nuovi requisiti entro il 21 aprile prossimo”.