Vertici Treofan accusati dalla Procura di truffa: indebito ricorso alla cassa Covid
Truffa aggravata ai danni dello Stato per indebito ricorso alla cassa integrazione da Covid nel periodo tra il 10 agosto e il 10 ottobre scorsi: è quanto la Guardia di Finanza di Terni contesta alla dirigenza aziendale pro-tempore della Treofan Italy srl, la società specializzata nella produzione di film in polipropilene, con stabilimento nel polo chimico ternano, nel frattempo messa in liquidazione dalla proprietà Jindal. Su delega del gip del Tribunale di Terni – spiegano le fiamme gialle – è stata quindi data esecuzione di un decreto di sequestro preventivo per equivalente pari a circa 15 mila 400 euro. L’indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, e condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria, ha disvelato quelli che gli investigatori considerano “criticità sulla gestione della crisi aziendale” che ha poi portato alla chiusura del sito. In particolare la compagine societaria – secondo la ricostruzione accusatoria – avrebbe fatto ricorso al contributo attraverso ” una falsa rappresentazione della realtà aziendale ” la cui lamentata condizione di crisi economica sarebbe da ricondurre alla ” espressa volontà del gruppo indiano di chiudere lo stabilimento ternano già a far data dalla sua acquisizione, avvenuta nel 2018″.