Terremoto, Conte sblocca lo smaltimento delle macerie. I Sindaci chiedono piu’ poteri.

Il Governo si impegna sullo smaltimento delle macerie. Una situazione, quella di oggi, che impedisce di continuare la rimozione delle macerie ancora ferme sui luoghi piu’ colpiti dal sisma, bloccando di fatto l’opera di ricostruzione. Conte assicura che si fara’ in fretta,  inserendo la proroga nel provvedimento piu’ naturale dal punto di vista legislativo: il milleproroghe. Va rinnovata la concessione per la gestione dei siti di stoccaggio temporaneo per il trattamento delle macerie. Concessione scaduta il 31 dicembre 2019. L’annuncio del Presidente del Consiglio arriva proprio mentre i sindaci delle zone colpite dal sisma protestano a Roma contro i ritardi della ricostruzione . Sono guidati dal Presidente nazionale dell’Anci Antonio Decaro, Sindaco di Bari, che al viceministro Vito Crimi chiede di darsi una svegliata perche’ la ricostruzione “e’ ferma, il commissario da due settimane non c’e’ piu’ e non e’ stato ancora scelto il nuovo”. Subito dopo il Presidente dell’Anci annuncia che se il Governo  ” non dara’ risposte dentro il decreto Milleproroghe i Sindaci sono pronti a scendere in piazza Montecitorio”. All’incontro romano con Crimi erano presenti per l’Umbria il Presidente dell’Anci regionale Francesco De Rebotti e il Sindaco di Norcia Nicola Alemanno. La delegazione umbra ha sottolineato che c’e’ una ” questione tempo” e con il passare delle settimane aumenta il rischio di tornare al punto di partenza. Hanno sottolineato il pericolo spopolamento delle aeree montane e la possibilita’ che le aziende siano costrette a lasciare la Valnerina.  Una denuncia forte quella di oggi, arrivata con troppo ritardo, dopo che per troppo tempo anche il Sindaco di Norcia assicurava che la macchina stava funzionando. Un silenzio durato fino alla vigilia delle elezioni del 2018 quando  la campagna elettorale delle politiche obbligava, per ragioni elettorali, i protagonisti ad assumere atteggiamenti diversi. I Sindaci hanno chiesto di affidare piu’ poteri ai presidenti di regione e ai comuni e l’istituzione di una zona economica speciale Zes per le aree del cratere.Lo stop delle macerie sta impedendo, tra l’altro, di continuare il recupero delle stesse anche all’interno della Basilica di San Benedetto.Il Presidente del Consiglio, al termine della Conferenza Stato-Regioni, ha incontrato i Presidenti di Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche rassicurandoli sulla proroga  per  della gestione dei siti di stoccaggio per il trattamento delle macerie col Milleproroghe.