Più di 1000 richieste di aiuto in un anno. Attivati i punti di ascolto di Todi e Marsciano
TODI – “Con l’attivazione dei Punti di Ascolto di Todi e Marsciano si amplia la Rete Antiviolenza Umbra. Con quelli di Marsciano e Todi infatti i Punti di Ascolto attivi in Umbria sono oggi 14, garantendo così un ampia copertura del territorio regionale”. Così la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, è intervenuta oggi a Todi alla presentazione, nella Sala della Giunta comunale, dei due Punti di Ascolto istituiti a Marsciano e Todi contro la violenza e il maltrattamento nei confronti delle donne.
“La rete – ha affermato la presidente – consiste in un sistema di servizi integrati che comprende, oltre ai Punti di Ascolto, il Telefono Donna attivo 24 ore su 24 presso il CPO Umbria, i Centri Antiviolenza di Perugia e Terni e le case rifugio ad indirizzo segreto e si integra con gli altri servizi offerti sul territorio regionale dalle strutture socio-sanitarie, dalla rete ospedaliera e dalle associazioni di volontariato. Importante, in quest’ottica, anche il coinvolgimento e l’operato delle forze dell’ordine, che hanno seguito programmi di formazione specifici per rispondere adeguatamente alle richieste di intervento nei casi di violenza di genere. Tali azioni – ha proseguito la presidente – si inseriscono nel quadro delle politiche di genere attivate dalla Regione nei diversi ambiti della formazione, istruzione, delle politiche attive del lavoro e della programmazione socio-sanitaria”.
All’incontro, moderato dall’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Todi Catia Massetti, erano presenti oltre alla Presidente Marini, la Presidente del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria Daniela Albanesi, il Sindaco di Todi Carlo Rossini, il Sindaco di Marsciano Alfio Todini, il Direttore del Distretto Sanitario Media Valle del Tevere Usl Umbria 1 Stefano Lentini e le operatrici dei Punti di Ascolto della Media Valle del Tevere. Presenti anche rappresentanti delle Forze dell’Ordine, il personale dei Servizi Sociali della Zona Sociale n.4, gli operatori e le operatrici dei servizi socio-sanitari della Media Valle del Tevere e rappresentanti delle istituzioni scolastiche del comprensorio.
L’attivazione dei servizi rappresenta l’attuazione del programma di azioni integrate contro la violenza e il maltrattamento nei confronti delle donne, previste dal protocollo d’intesa istituzionale firmato il 26 novembre 2014 tra i Comuni della Zona Sociale n. 4 (Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, San Venanzo e Todi), il Distretto socio-sanitario della Media Valle del Tevere Usl Umbria 1 ed il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria.
Cinque operatrici della Zona Sociale n.4 sono a disposizione nei due Punti di Ascolto due volte a settimana: a Marsciano (075.8747275) il giovedì ed il venerdì dalle 9 alle 12, a Todi (075.8956731) il martedì e il mercoledì dalle ore 9 alle 12.
“Il risultato di oggi – ha sottolineato il sindaco di Todi Carlo Rossini – è il frutto di un lavoro corale che vede coinvolti una pluralità di soggetti istituzionali e del mondo delle associazioni che, insieme alle forze dell’ordine ed agli operatori di settore, sono impegnati per rispondere ad un bisogno emergente come quello della tutela delle donne e dei minori sottoposti a situazioni di violenza o di maltrattamento”.
“Quello di oggi – ha ribadito il sindaco di Marsciano Alfio Todini – rappresenta un momento importante per continuare il lavoro di prevenzione e contrasto nei confronti della violenza di genere. L’auspicio è che i due nuovi Punti di Ascolto consentano alle vittime di chiedere aiuto e trovare percorsi utili ad uscire dalla spirale della violenza”.
“I servizi del Distretto socio sanitario – ha dichiarato Stefano Lentini – sono pienamente coinvolti nel processo di rafforzamento delle rete regionale antiviolenza anche attraverso la formazione degli operatori sanitari e socio-sanitari”.
La presidente del CPO Umbria Daniela Albanesi ha illustrato i dati del fenomeno della violenza di genere in Umbria, evidenziando come le richieste di aiuto pervenute ai servizi della rete sono quasi raddoppiate rispetto al 2013, anno in cui era attivo il solo servizio Telefono Donna del CPO. Nel 2014 sono più di mille le donne che si sono rivolte ai Punti di Ascolto ed ai Centri Antiviolenza. “Questo – ha precisato Albanesi – non significa che è aumentata la violenza, ma è un segno tangibile del fatto che i servizi offerti dalla Rete hanno contribuito a far emergere un fenomeno per lo più sommerso”.