A Passignano sul Trasimeno si parla di come rigenerare ex aree industriali
PASSIGNANO – È da quando la Sai Ambrosini chiuse, alla fine del secolo scorso, che a Passignano sul Trasimeno si riflette su come riqualificare la vasta area su cui sorgevano i suoi stabilimenti aeronautici. Proprio in questa città simbolo, venerdì 27 settembre si terrà un convegno sul tema ‘Rigenerazione delle ex aree industriali – Dare nuovo valore al territorio restituendo alla città vuoti urbani in chiave sostenibile’. L’incontro si terrà alle 18, all’auditorium ‘Enea Urbani’ in piazzale Eduardo Acton, ed è organizzato dall’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Perugia, dal dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università degli studi di Perugia (Dica) e dalla soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria.
I lavori saranno introdotti da Maria Luisa Guerrini, presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Perugia. Interverranno Sandro Pasquali, sindaco di Passignano sul Trasimeno, Paolo Belardi, professore del Dica, Gilda Giancipoli, funzionario architetto della soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, e gli architetti Marco Petrini e Andrea Oliva.
“Rigenerare un’ex area industriale – anticipano gli organizzatori – significa rilanciare un’intera area, arricchire la città in cui si trova e dare nuovo valore al territorio. Quando si parla di rigenerazione delle aree industriali dismesse si deve pensare a una riqualificazione in chiave sostenibile, magari evitando di cancellare l’identità industriale del luogo e mantenendo alcune delle originali forme architettoniche. Inoltre, molte aree sono state interessate da sperimentazioni in campo urbanistico ed edilizio, con la progettazione di città giardino e complessi ecosostenibili; il paesaggio ha, quindi, avuto spesso un ruolo di particolare rilievo, trasformando territori altamente degradati in laboratori di ricerca di un futuro sostenibile”.