Corciano, ex assessore condannato dalla Corte dei Conti per un rapporto di lavoro simulato
E’ stato condannato al pagamento, in favore del comune di Corciano, di 31.473 euro un ex assessore del posto. La Corte dei Conti dell’Umbria ha fatto propria la tesi accusatoria della Procura contabile. Per i giudici l’ex assessore di Corciano avrebbe ottenuto importi corrisposti dal Comune in “ragione dell’aspettativa fruita dal convenuto per l’espletamento dell’incarico istituzionale con riguardo ad un rapporto di lavoro costituito in modo simulato e al fine esclusivo di far beneficiare il convenuto dei versamenti all’ente previdenziale dal 2014 al 2017 (30.156 euro all’Inps) e al fondo pensionistico complementare (1.317 euro)”. Infatti, secondo l’accusa, l’ex assessore sarebbe stato assunto da una azienda a tempo indeterminato nel dicembre del 2013 mentre la sua nomina in giunta è avvenuta a giugno del 2013. Appena assunto si sarebbe poi messo in aspettativa per ragioni istituzionali. Per la Procura tra l’ex assessore e il titolare dell’azienda esistevano “rapporti di frequentazione (tra l’altro giocavano nella stessa formazione di basket”. Le indagini, tra l’altro, avevano fatto emergere che l’ex assessore “non si era mai recato presso la ditta e che non possedeva alcuna competenza specifica nel settore (quello contabile) di operatività della società”. Quindi, per i magistrati contabili, si trattava di un rapporto di lavoro simulato. Per la Corte, quindi, ci sarebbero stata “una condotta dolosa, finalizzata alla fittizia costituzione di un rapporto di lavoro privato”.