“Lungo il Tevere”, Viaggio immaginario nel passato dell’Umbria
Isola Polvese – Presentato nella cornice di Isola Polvese il volume scritto a quattro mani, da Piero Giorgi e Carla Cicioni, “Lungo il Tevere. Un viaggio immaginario tra mito e realtà”. Sollecitati dal giornalista Giovanni Landi, gli autori hanno raccontato come è nata l’opera, il suo contenuto, la struttura e l’articolazione lungo il percorso fluviale. Giorgi e Cicioni, entrambi medici ora in pensione, coltivano da decenni l’amore per la cartografia, la vedutistica e i libri antichi, in particolare sull’Umbria e sull’Italia Centrale.
“Lungo il Tevere” (presentato nei giorni scorsi anche a Roma nella prestigiosa sede della Società Geografica Italiana) è il terzo lavoro pubblicato da Volumnia Editrice, dopo “Umbria rara. Umbria nascosta” sulla vedutistica della regione e “L’italia di Mezzo” sulla cartografia dell’Italia Centrale.
Giorgi ha sottolineato come la sua ultima fatica nasca da una sollecitazione del Prof. Mario Bellucci, fondatore e presidente della casa editrice, scomparso a 90 anni nell’ottobre scorso. Egli aveva fortemente desiderato un libro che attraverso la cartografia e la vedutistica antica, offrisse un racconto per immagini del fiume elevato a divinità dagli antichi romani e a cui la nostra storia e la nostra civiltà sono strettamente legati. Un viaggio immaginario pensato anche per riscoprire quanto il “Tiber flumen” abbia rappresentato più che un confine una via di incontro tra popoli e culture.
Cicioni si è soffermata sui numerosi “compagni” di viaggio. Dai tre canoisti anglosassoni che negli anni ’20 del Novecento hanno disceso il Tevere in un canotto, lasciandone testimonianza nel divertente diario “Down the Tiber and up to Rome”, agli olandesi Cornelis Meyer, ingegnere idraulico, e Gaspar van Wittel, pittore, che avevano disceso il fiume per studiarne la navigabilità nella seconda metà del ‘600. Ma anche sui numerosi incontri che il viaggiare nello spazio e nel tempo ha comportato. Solo per citarne alcuni: Plinio il giovane che dalla sua villa nel Tiphernum Tiberinum osservava chi scendeva «cum parvis et patientibus navibus» verso Roma, Francesco d’Assisi che a Pantanelli predicava ai pesci, l’imperatore Costantino trionfante a Ponte Milvio su Massenzio, Pasolini assassinato barbaramente a Ostia, e in ultimo Dante che ci racconta nel II canto del Purgatorio come, là dove “l’acqua di Tevero s’insala”, le anime dei defunti vengono raccolte dall’angelo che le traghetta in Purgatorio.
E’ stato sottolineato quanto l’ambiente fluviale fosse nel passato pulsante di presenza umana e di lavori e mestieri ad esso connessi. Sono stati ricordati i barcaroli, i traghettatori, i mugnai, le lavandaie e gli arpionatori di ceppi trascinati dal flusso dell’acqua, per non parlare dei locandieri dislocati lungo il corso. Testimonianza di tutto ciò si ritrova nel ricco materiale iconografico che illustra il volume e nelle schede di commento.
La presentazione del volume si è tenuta nell’ambito della cerimonia del Lions Club Trasimeno con cui si è chiuso l’anno lionistico 2020-2021 e si è dato il via alla nuova annata con la conferma alla presidenza di Maria Lucia Roma Perego.