Magione, l’arte nobile del pugilato per dare “Un pugno al bullismo”
Combattere il bullismo utilizzando il pugilato – definito anche arte nobile per lo stretto rapporto tra corpo e spirito del pugile e rispetto per l’avversario che caratterizza questa pratica sportiva – è la finalità del progetto “Un pugno al bullismo” presentato questa mattina nella sala del Consiglio comunale di Magione. Il progetto è promosso dalle associazioni sportive dilettantistiche Global Gym, Umbria Boxing Team Magione affiliata al Coni e alla Federazione pugilistica italiana, e dall’associazione onlus Prossimità alle istituzioni
Presentato inoltre il programma delle finali del Campionato Umbria pugilato 2022 che si terranno domenica 6 novembre nella palestra Asd Global Gym a Magione.
Sono intervenuti Giacomo Chiodini sindaco del Comune di Magione, Paola Agabiti assessore della Regione Umbria, Elena Pastorelli assessore sport Comune di Perugia, Elena Proietti assessore sport Comune di Terni, Domenico Ignozza presidente C.O.N.I. Umbria, Franco Falcinelli presidente onorario F.P.I. e E.U.B.C., Simone Duchi presidente F.P.I. Umbria, Roberto Cammarelle medaglia olimpica. Relatore Stefano Giommini C.R. USSI Umbria. Presenti Giorgia Federiconi bronzo e Adelmo Gabriele Giacomelli oro Trofeo Coni, Eugenio Rondini, consigliere regionale; Vanni Ruggeri, assessore alla cultura, Francesco Rubeca, consigliere comunale e la classe VA del Circolo didattico di Magione.
Sottolineato dall’assessore regionale Agabiti il ruolo fondamentale dello sport nella fase di crescita e ribadita la volontà dell’assessorato di offrire sostegno alla pratica sportiva sia attraverso contributi economici alle famiglie, tali che permettano ai figli di poter praticare uno sport; sia con bandi che consentano alle amministrazioni locali e alle società sportive di garantire strutture adeguate allo svolgimento delle diverse attività in ambienti appropriati. “Abbiamo passato due anni – ha dichiarato l’assessore Agabiti – in cui i nostri ragazzi e ragazze hanno dovuto rinunciare a un aspetto fondamentale della crescita, la socialità. Riteniamo che un’attività sportiva svolga, in questa fase, un ruolo particolarmente importante per riuscire a superare le difficoltà che molti giovani incontrano in conseguenza di quanto accaduto.”
L’idea, nata dalla passione di Duchi per il pugilato, ha trovato sostegno e realizzazione nell’incontro con Domenico Trozzi, presidente dell’associazione onlus Prossimità alle istituzioni. “Il progetto – ha spiegato Simone Duchi – vuole intercettare, attraverso uno stretto legame con le strutture del sociale e le scuole, quei ragazzi e ragazze che presentano comportamenti che definiamo comunemente da bullo. Utilizzando accordi tra istituzioni e palestre che aderiscono all’iniziativa, verrà offerto un abbonamento annuale gratuito per poter frequentare un corso di pugilato. Grazie a personale qualificato i ragazzi verranno seguiti in un percorso in cui la pratica sportiva consentirà di lavorare in maniera strutturata sul livello fisico-motorio così come sulla componente emotiva-caratteriale del giovane. Crediamo nella forza del pugilato come strumento per acquisire piena consapevolezza di sé smentendo quel sentire comune che lo annovera tra gli sport violenti, e non per ultimo inadatto ad un corpo delicato come quello di una donna o di un ragazzo. Per noi il pugilato non è solo dare o ricevere pugni in faccia, è molto di più e questo progetto vuole dimostrarlo”
Il progetto “Un pugno contro il bullismo” rientra tra le attività sociali a sostegno del disagio giovanile ed è autorizzata dal Ministero dell’interno, direzione centrale per gli affari generali della Polizia di Stato in collaborazione con gruppi sportivi Fiamme oro Polizia di Stato e associazione nazionale Polizia di Stato. L’iniziativa è svolta con il patrocinio dei Comuni di Magione e Perugia.