Paciano, la giovane Giorgia vince il 3° premio del concorso “Fotografa la Costituzione”
Con la foto del nonno ritratto mentre si dedica al suo lavoro di artigiano la giovane Giorgia Tarabelli si è aggiudicata il terzo premio del concorso “Fotografa la Costituzione”, promosso dall’Università degli Studi di Perugia. Un premio che ha spinto l’Amministrazione comunale di Paciano a conferirle un attestato di merito, per la capacità tecnica dimostrata e per il messaggio positivo contenuto nello scatto.
L’attestato le è stato consegnato questa mattina nella Sala consiliare dal sindaco Riccardo Bardelli. Giorgia era accompagnata dal nonno, nonché protagonista della foto vincitrice, Giancarlo Casciotti.
Ammessi al Concorso erano tutti gli studenti frequentanti le classi quinte delle scuole della regione Umbria. Ad essi si chiedeva, attraverso la fotografia, di interpretare i princìpi e i valori della Carta costituzionale. I vincitori si sono aggiudicati un voucher che permetterà loro, in caso di immatricolazione ad un corso di laurea dell’Università di Perugia, di essere esonerati dal contributo omnicomprensivo annuale relativo al 1° anno di corso.
Ecco la motivazione che Giorgia ha accompagnato alla sua foto: “Mio nonno, colui che mi ha trasmesso il senso del sacrificio, condividendo testimonianze e tramandando esperienze di lavoro, in un periodo in cui la frustrazione e l’insoddisfazione per noi giovani sono sistematicamente dietro l’angolo, lasciandoci marcire nella passività e nella monotonia”.
“Bravissima per la foto quanto per la motivazione – ha commentato il sindaco Bardelli -. La nostra Costituzione come recita l’articolo 1 è fondata sul lavoro, definito all’art. 4 come un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Il lavoro visto quindi non solo come elemento di emancipazione personale, ma anche concorso al benessere collettivo”.
“L’esempio portato in foto – ha avuto odo di aggiungere il vicesindaco Luca Dini – racconta una storia collettiva non lontana nel tempo, ma troppo spesso bistrattata o dimenticata, quando invece è assai utile tenerla bene in mente. La motivazione sprona infine le nuove generazioni, ma vale per tutte, a riflettere sul proprio stato e sul ruolo attivo che possono e devono giocare, anche grazie all’esperienza di chi ci ha preceduto”.