Sociale, al Trasimeno 1,4 milioni per l’inclusione e la lotta alla povertà
TRASIMENO – Oltre 1,4 milioni di euro per favorire l’inclusione sociale e combattere le povertà al Trasimeno.
Si tratta delle risorse a valere sul Fondo sociale europeo 2014-2020, assegnate alla Zona sociale n.5 che, con la firma apposta nei giorni scorsi all’accordo di collaborazione tra Regione Umbria e Unione dei Comuni del Trasimeno, si potranno adesso tradurre in interventi essenziali a sostegno dei bisogni sociali del territorio.
A darne notizia è l’assessore delegato alle politiche sociali dell’Unione Giulio Cherubini (sindaco di Panicale) che ha sottoscritto l’accordo, “concluso – sostiene – grazie al lavoro prezioso dell’Ufficio di Piano”.
“Questa è la prova di una risposta mirata ai bisogni del territorio – dichiara Cherubini -. Si tratta di ulteriori risorse del Fondo sociale europeo. Le precedenti sono state già tutte impiegate e spese per far fronte alle necessità realmente avvertite dalla comunità”.
I nuovi fondi a disposizione sono destinati a finanziare azioni sociali su tutta l’area degli otto comuni del Trasimeno. Interessano le fasce più vulnerabili e fragili della popolazione, quali i minori, i disabili, gli anziani non autosufficienti, e sono finalizzati anche a sostenere interventi che puntino alla promozione delle pari opportunità, alla partecipazione attiva e al miglioramento dell’occupabilità.
Le aree di intervento sono quelle della mediazione familiare, della tutela e assistenza domiciliare ai minori. Una fetta cospicua di risorse è poi destinata ai servizi di assistenza domiciliare, inclusione sociale e servizi di prossimità per i minori con disabilità, come anche alle azioni di sostegno per gli adulti e giovani disabili (quali Sal, tirocini extracurriculari, borse e tutoraggi). I fondi inoltre verranno impiegati per il potenziamento delle autonomie possibili con la sperimentazione di progetti di vita indipendente e per l’area della non autosufficienza con progetti di domiciliarità per anziani non autosufficienti e la riduzione della residenzialità.
“Questo ulteriore passo – conclude Cherubini – ci dimostra l’importanza e l’urgenza a questo punto della stesura del nuovo Piano sociale di zona. Il Trasimeno è pronto da ormai quasi due anni. Lo sono l’Unione e tutto il terzo settore, sia professionale che del volontariato. Gli atti di nostra competenza sono già disponibili. Auspichiamo di poter procedere quanto prima alla nostra stesura, soprattutto ora che siamo in una fase molto delicata di necessità di stabilizzare e convivere con l’emergenza sanitaria”.