Lavoro, Smacchi (Pd): “Ripartire con il programma di Garanzia Giovani”
PERUGIA – “I numeri di ‘Garanzia Giovani in Umbria sono oltre la media nazionale in termini di adesioni, per questo, in attesa del rifinanziamento del programma per il biennio 2018-2020 da parte della Commissione europea, è necessario capire come la Regione intenda agire”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Partito democratico) che annuncia una interrogazione alla Giunta regionale per conoscere “lo stato di avanzamento circa il pacchetto ‘Giovani’ ed ‘Adulti’ e gli eventuali tempi di assegnazione delle nuove risorse per il biennio 2018-2020, vista
anche la crescente richiesta da parte, sia degli umbri in cerca di prima occupazione e formazione, sia delle imprese pronte ad aprire nuove posizioni
lavorative”.
Smacchi ricorda che “’Garanzia Giovani’ è un programma promosso dall’Unione Europea che si rivolge ai giovani di età compresa fra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non sono inseriti in percorsi di istruzione e/o formazione, al quale nel biennio passato si è aggiunto il pacchetto adulti rivolto a disoccupati over 30 iscritti ai Centri per l’Impiego regionali”.
“Il programma biennale garanzia-giovani 2016-2018 – spiega – è stato rifinanziato lo scorso settembre e la Regione, nell’ambito delle politiche attive del lavoro, ha destinato per il pacchetto ‘Giovani’ 24milioni e oltre 16milioni per il pacchetto ‘Adulti’. Al ‘Garanzia giovani’ – prosegue – hanno aderito 20.336 giovani, 16.442 sono stati presi in carico, 14.292 hanno ricevuto una proposta e di questi 1.152 hanno avuto contratti a tempo indeterminato, 4600 contratti a tempo determinato, 1.756 di apprendistato, 2mila tirocini e 300 giovani sono stati coinvolti nel servizio civile; a questi si aggiungono anche coloro che si sono iscritti successivamente a luglio 2017, mese in cui è stata sospesa l’attività di ammissibilità e di valutazione delle proposte di tirocinio presentate e che quindi non hanno ancora avuto la possibilità di effettuare un tirocinio o un corso di formazione”.
“I numeri – commenta Smacchi – parlano di un evidente successo che come Regione dobbiamo tenere in considerazione, facendo tutti gli sforzi necessari affinché i giovani possano continuare ad avere un ulteriore strumento per affacciarsi al mondo del lavoro. L’impegno – conclude – è far sì che lo strumento riparta il prima possibile rendendo noti i tempi di assegnazione delle nuove risorse”.