NORCIA – Si è conclusa la visita di una delegazione di rappresentanti del Ministero dello Sviluppo e della Pubblica Amministrazione (MDRAP) della Romania e di funzionari della Banca Mondiale nei luoghi colpiti dal sisma del 2016 per conoscere le ‘buone pratiche’ messe in campo dalla protezione civile durante l’emergenza e i principi della ricostruzione post-sisma ormai avviata.
La delegazione della Romania, accompagnata dal Dipartimento della Protezione Civile e accolta dalla Protezione Civile dell’Umbria e dall’Ufficio Speciale Ricostruzione – Umbria, ha avuto modo di vedere e approfondire a Norcia le diverse tipologie di interventi tecnici di emergenza e di ricostruzione.
In particolare è stato possibile prendere visione delle tecniche costruttive delle opere provvisionali finalizzate a garantire la pubblica incolumità e/o la messa in sicurezza dei beni culturali nonché di vedere le strutture temporanee di emergenza realizzate per la delocalizzazione delle attività economiche (galleria commerciale e artigianale) e le Soluzioni Abitative di Emergenza (SAE) realizzate per le famiglie colpite dal sisma. Nel corso dell’incontro è stato possibile anche visitare alcuni cantieri per conoscere direttamente le tecniche di ristrutturazione degli edifici pubblici e privati attuate attraverso isolatori sismici, resine, fibre o malte ad alta resistenza.
La visita a Norcia della delegazione del MDRAP e della Banca Mondiale si inserisce nell’ambito delle strategie che la Romania sta portando avanti per ridurre il rischio sismico e per garantire nuove strategie di efficienza energetica attraverso il progetto denominato “Reimbursable Advisory Services (RAS) – Consolidamento della capacità di pianificazione strategica del Ministero dello Sviluppo Regionale e della Pubblica Amministrazione per la ristrutturazione del National Building Stock for Energy Efficiency e rischio sismico in Romania”.
Dopo Norcia, altra tappa obbligata per la delegazione dei funzionari del MDRAP e della Banca Mondiale è stato il deposito di Santo Chiodo di Spoleto, voluto fortemente dalla Regione Umbria insieme al centro di protezione civile di Foligno all’indomani del sisma del 1997 e oggetto di un Accordo di Programma con il Mibact, nel quale sono state depositate temporaneamente tutte le opere di carattere storico artistico e delle tradizioni popolari ferite dal terremoto del 2016: nell’emergenza, infatti, la presenza di uno spazio adeguato e attrezzato ha fatto la differenza accorciando notevolmente i tempi della messa in sicurezza dei beni culturali messi a rischio dal sisma.