Anniversario terremoto, Laffranco (Fi): “Bilancio negativo”

PERUGIA – “Trascorsa ieri la giornata del ricordo, che non abbiamo voluto turbare, ad un anno dai tragici eventi del terremoto, e’ però necessario fare un primo, sia pur parziale, bilancio, come si conviene ad una Paese serio. Il senso di responsabilità che abbiamo sempre manifestato, anche nell’esame di provvedimenti parlamentari, non ci ha resi cechi e, purtroppo, al netto dello straordinario impegno di tanti, troppe cose non hanno adeguatamente funzionato. E abbiamo il dovere di sottolinearlo, non per fare polemica, ma per migliorare e correggere ciò che non ha funzionato.

Ad iniziare dalla burocratizzazione di entrambe le fasi, sia quella emergenziale che quella della ricostruzione, e ciò sia per la legge di riforma della protezione civile varata nel 2012 dal Governo Monti, sia per la decisione del Governo di nominare un Commissario alla ricostruzione disgiunto dal ruolo di capo della Protezione Civile, generando confusioni e sovrapposizioni di vario genere, ulteriormente rafforzate dalla nomina dei Presidenti delle Regioni come Vice Commissari.

Altri dati sono altrettanto negativi: sono state consegnate soltanto 1042 casette sulle 3699 ordinate (in Umbria 210 su 783); sono state rimosse soltanto il 9-10% delle macerie; sono un migliaio le persone ospitate nei container (soprattutto agricoltori rimasti a presidio della propria attività); tante imprese hanno cessato la loro attività oppure l’hanno ridotta in modo significativo; le popolazioni colpite dal sisma passano parti importanti delle loro giornate a riempire carte e ad adempiere obblighi burocratici; borghi montani e centri storici si sono spopolati in modo consistente.

Sta tornando l’inverno, che nelle zone colpite dal sisma è sempre particolarmente rigido, la fase dell’emergenza è lungi dall’essere esaurita mentre, con un misto di irresponsabilità e di miopia, qualcuno già parla di ricostruzione.
È dunque necessario un deciso, radicale cambio di passo normativo, anche perché le risorse paiono una volta tanto sufficienti, almeno per ora. Per comprendere se il Governo ne sia consapevole e soprattutto intenda compierlo, valuteremo (e se necessario presenteremo proposte alternative) tanto le norme di riferimento contenute nel decreto fiscale quanto quelle della legge di bilancio ieri depositata in Parlamento, ma non escludiamo di chiedere un nuovo complessivo provvedimento, che corregga le maggiori criticità. Il tutto sempre in uno spirito positivo e di collaborazione come si conviene rispetto ad una tragedia.” Lo afferma in una nota il deputato umbro di Forza Italia, Pietro Laffranco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.